giovedì 27 dicembre 2007

WANTED

E' finita, come peggio non poteva finire. La telecamera nascosta, di cui nessuno avrebbe mai immaginato l'esistenza, ha visto tutto. Di tutto e di più. Sarebbe bello adesso parlare soltanto del compleanno di Daniele, dell'ottima musica o del buon vino di una cena in compagnia al bar dell'Orso, sarebbe bello parlare degli spogliarelli di Luca e dei baffi che qualcuna incautamente si era disegnata in faccia. Eppure non è facile farlo. I giorni in libertà stanno probabilmente per finire. Incastrati senza un apparente motivo ma noi, che abbiamo sempre lottato e difeso le giuste cause lo diciamo e lo ridiciamo. NOI NON C'ERAVAMO. Le nostre facce, il giorno 27 dicembre sono rimaste inorridite e sconvolte dai racconti del buon Fatmir. Sembrerebbe che qualcuno, nella notte precedente abbia innanzitutto vomitato senza ritegno in prossimità della ringhiera ed Elida la mattina dopo abbia fatto altrettanto colpita dallo schifo più assoluto. Ma non è tutto: secondo fonti attendibili il biliardino sarebbe stato ribaltato e più di cinque persone contemporaneamente ci sarebbero salite sopra alzando al vento le insegne "pizzeria" in segno di vittoria. L'idiozia umana però non ha limiti; è stato quindi aperto, tramite un codice segreto, il gazebo e un branco di bestie impazzite pare si siano avventate su un indifeso albero di Natale; le leggende narrano che il giorno dopo si sentisse ancora il rumore delle palline che rotolavano giù per via della Pergola. Non contenti questi "cani sciolti" hanno dato libero sfogo alle loro manie di piromani, dopo aver tentato invano di bruciare un giornale è stato appiccato il fuoco all'ombrellone di turno anche se dopo pochi secondi un pizzico di cuore ha avuto il sopravvento e l'incendio è stato evitato per un pelo. Purtroppo noi non abbiamo visto chi sia stato ma aspettiamo impazienti l'occasione di vedere finalmente questo filmato per poter far passare un brutto quarto d'ora a questi mascalzoni ubriaconi.

P.S. l'importante è negare. SEMPRE

Nella foto sotto uno dei maggiori sospettati,
alla vostra destra Fabri Fibra, il festeggiato
(foto Cambi S.p.a)


venerdì 21 dicembre 2007

BUON NATALE !!!

Prendere un caffè, andare al giornalaio in fondo alla strada, uscire di corsa e vomitare dietro un cassonetto alle 4 del pomeriggio... non ha prezzo

Per tutto il resto c'è Luca

Tantissimi auguri a tutti di buon Natale!!!





Accanto il babbo natale che c'è
in ognuno di noi...







sabato 15 dicembre 2007

HAPPY BIRTHDAY TELFORD

11 dicembre 2007... come è giusto che sia anche Erica merita un intervento tutto suo per celebrare il suo diciannovesimo compleanno ed il modo sicuramente più consono è quello di ricordare passo per passo i momenti che hanno permesso di raggiungere questo traguardo.

Erica, nonostante lei stessa continui ad affermare il contrario, nasce in Scozia a nord di Glasgow, in una cittadina non riportata neppure sulle cartine. A 6 anni si trasferisce in Italia dove la sua famiglia adotta due ragazzi un po' più grandi lei facendole poi credere che siano suoi fratelli. Si iscrive all'elementari dove grazie al tempo pieno instaura forti legami con ragazze che ancora oggi frequenta. Nel tempo libero invece si diverte a correre nei campi con Nicoletta, da vera ragazza di campagna. Inizia in questo periodo anche la sua passione per la danza, con risultati alterni. Dopo aver superato brillantemente le scuole medie effettua l'inconsapevole scelta del liceo scientifico tecnologico dove comincia una serie incredibile di pazzie, tra le più rilevanti si attacca a un suo compagno di classe in pullman, il sabato torna alle undici e mezzo (quindi tardissimo) trovando sempre più spesso il buon john con un legno di ferro in mano) e dialoga ripetutamente con i gatti trovando in loro un conforto alla dura vita quotidiana. Nel frattempo scopre i primi amori: dalla nottata incandescente col Burrini in quel di Napoli (ecco perché Chino è sempre a casa sua ) alla lunga e tormentata storia con un certo Riccardo,adesso pilota affermato in Moto GP. Inoltre molti amori di una sera soltanto caratterizzano l'adolescenza di questa ragazza. Tra i più quotati sicuramente Giulio Bruni, il Mura, Mario Bros, il Donati, Niccoangiesili e infine il Cafaro per il quale Erica perde letteralmente la testa non accorgendosi però che l'uomo della sua vita è a pochi metri da lei. Il suo rapporto con il bar e con i suoi componenti è stato molto tribolato nel corso degli anni, dopo un avvio molto convincente nell'estate del 2004 sussegue un inverno un po' confusionario nel quale la sua presenza è condizionata dall'umore del suo boyfriend che spesso le impedisce di frequentare la compagnia (come non dargli ragione). Lo stesso si ripeterà anche negli anni successivi fino a quando presa dell'esasperazione decide di dire basta. E comincia la sballo. Sigarette in quantità, sbornie un sabato si e l'altro pure, droga, festini, pizze di fatmir, abbandona la danza e la scuola gli manda addirittura una lettera a casa dato lo scarso rendimento in alcune materie chiave. Esce dal tunnel fidanzandosi con un certo Mu ed ereditando una punto aziendale. Il resto è storia recente. AUGURI
A fianco Erica senza trucco

venerdì 30 novembre 2007

PA PAM !!!

Non avevo mai visto in vita mia una cosa simile; era da anni se non da secoli che alcuni esseri umani, di diverse occupazioni e condizioni sociali, non provavano un odio così dichiarato nei confronto di un supermercato, in questo caso la nuova Pam che sta (e non è una battuta) per Più A Meno. Questo nuovo edificio non è soltanto un venditore di carne e frutta ma è in realtà il nuovo Messia. Non si vede altra spiegazione al fatto che uomini apparentemente tranquilli, fin dalle prime ore dell'alba siano saliti in macchina con moglie e figli al seguito, anch'essi entusiasti per l'apertura della nuova struttura. Coloro che invece sfortunatamente non ce l'hanno fatta ad arrivare in tempo per l'ora di pranzo hanno impazientemente atteso le prime ore del pomeriggio per uscire allo scoperto. E' successo il finimondo: file fino all'uscita Siena Nord della superstrada, gente rimasta rinchiusa nelle porte scorrevoli, bambini lanciati sui tappeti scorrevoli delle casse, macchine parcheggiate allo stellino per raggiungere la meta a piedi pregustando già la meraviglia che li aspettava, persone disidratate e a digiuno da giorni per essere ancora più vogliose di fare le spesa e altre che hanno preso il treno dalla provincia per poter raggiungere la zona il prima possibile. Tanti ma tanti altri che invece stavano semplicemente facendo un giro in macchina e sono incappati anche per sbaglio in viale sclavo hanno di conseguenza finito lì la loro giornata, in mezzo a un popolo clacsonante e automunito che si muoveva ordinatamente in fila indiana a una media 3,5 km orari e, cosa più agghiacciante e disumana, era contento e gioioso di farlo e di essere lì. Ciò ha riportato ripercussioni anche su alcuni mansueti e tranquilli frequentatori del bar: Marco è impazzito ulteriormente, iniziando a bestemmiare in dialetto stretto e senza rimorsi minacciando poi di non votare il Cenni alle prossime elezioni, il Cecca ha perso il lavoro, è rimasto bloccato alle ore 7 e 30 del mattino e ha raggiunto il posto di lavoro soltanto all'ora di pranzo, ricevendo il benservito del buon Fabio Minucci, Daniele ha definito i vigili mafiosi in quanto erano due a rotonda a far scorrere il traffico, poi tra parentesi non si è mai capito come mai quando ci sono i vigili le file sono sempre più lunghe... e Chino è ancora all'allenamento in quanto alcuni hanno trovato posto per la macchina soltanto sulla Siena-Bettolle, bloccando di conseguenza il pulmino durante il suo ritorno. Detto tutto questo, l'appuntamento è fissato alle ore 16 di lunedì al bar, per andare poi tutti insieme a visitare la Pam... Non mancate

sabato 24 novembre 2007

2017

In quanti, soprattutto in questo periodo di transizione e di decisioni importanti, si saranno chiesti cosa ne sarà di loro e se la scelta appena effettuata, che sia l'università o un lavoro più o meno interessante, porterà soldi, soddisfazioni e successo. Ma in realtà, e questo non proprio tutti lo sanno, è già tutto scritto. Quindi se uno non si volesse togliere la sorpresa di ciò che farà tra dieci anni è pregato di non proseguire, potrebbe rimanere scocciato e togliersi la vita prematuramente. Cominciamo?


Chellini: e finalmente ce l'ha fatta, il direttore del Monte dei Paschi è lui, ha rinunciato a una brillante carriera nel mondo dei tappeti e alla fine ha conquistato il potere all'interno della banca più vecchia d'Italia, tanto che ora riesce addirittura a stare per 8 ore al giorno su msn a dire cazzate. E d'estate? d'estate "Io non starò più con Ludovica..." e continua a dirlo!!!

Chino: anche lui ha raggiunto il suo sogno, è diventato un vero e proprio calciatore. Gioca infatti nel Pievescola in terza categoria, dove viene pagato in prosciutti e castagne.. Quest'anno la squadra punta dritta ai play off, il derby con il Guazzino è l'appuntamento dell'anno. Ma Il povero Chino è ancora convinto di poter fare il salto nei professionisti, nonostante le bombe assunte durante la sua gioventù ne abbiano ridotto notevolmente le prestazioni, in campo e soprattutto fuori.

Luisa: vive in un canile, il suo amore per gli animali e la sua passione nel diventare veterinaria la hanno coinvolta così tanto che si è auto convinta di essere un cane anche lei; nonostante le continue ma inutili suppliche del Sili ha abbandonato l'università e si è iscritta a un canile della val d'elsa popolato soprattutto da vecchi e scorbutici cani randagi

Cecca: l'elettrotecnico più bello d'Italia, dopo un inizio promettente all'impantistica Minucci, è stato scelto da una multinazionale della moda per gli spot pubblicitari e per le sue sfilate più importanti, è stato addirittura visto girare per l'acquacalda in perizoma leopardato e pelliccia di canguro. Icona gay per eccellenza degli anni '10 ha assunto anche una posizione di rilevo nella società, grazie alle sue mansioni di Pr nella discoteca "Disco Buo 2051", l'unico locale aperto rimasto in circolazione

Carlotta: il mestiere più vecchio del mondo

Marco: non ha accettato il suo destino, facendo polemica sulla capigliatura bionda, spuntata miracolosamente dopo il mondiale del 2014 vinto dal Camerun, considerata da lui troppo scontata. Della serie la vita toglie, la vita dà, ma non tutti prendono.. E' comunque un chimico rispettato in tutto il paese, una specie di scienziato pazzo però , sta infatti progettando nuove armi chimiche e alcuni cyborg per conquistare interamente Viale Bracci, spodestando di conseguenza i carabinieri dalla città.

Lorenzo: studia ancora lettere... sempre più difficile l'alfabeto!! E' però riuscito ad ottenere una cattedra al Marconi, in una classe con 13 rumeni, 7 albanesi e un paio di croati. Sempre e comunque sospeso tra la vita e la morte, è diventato capitano dell' Ac Montarioso Vecchia, dove gioca insieme a suo figlio, Freddy, avuto durante una nottata turbolenta al bar, dove in un momento di disattenzione ha ingravidato senza rancore la citta dello Spadoni, capitata per caso al bar.

Sarah: è scappata di casa insieme a Mario, nessuno sa più dove sia

Spadoni: sta ancora aspettando l'uscita del concorso in polizia, nel frattempo se l'è cavata facendo lavori più o meno gratificanti, tra cui il vigile urbano, il manovale, il sommelier, l'astronauta, il pilota di F1 e a tempo perso l'autista del cinque, tram famoso per il giro Piazza del sale - Viale Cavour- Taverne d'Arbia. Si è sposato nella chiesa dei Cappuccini ma durante il matrimonio ha fatto commuovere così tanto Fabio che c'ha lasciato le penne

Daniele: Ha tentato la carriera nell'esercito ma dopo essere precipitato da un caccia bombardiere durante la guerra tra Toscana e Umbria del 2015 ha abbandonato, adesso ha aperlo un'attività nel suo garage, un outlet molto economico sui motorini. Si è inoltre affettato una mano nel negozio che la madre gli aveva lasciato in eredità ed ha deciso che il suo posto è seduto sul divano, ha infatti una ventina di dipendenti che lavorano per lui, tra cui il Misenti e Marzio Fucito, suoi conterranei e fedeli amici.

Erica: è tornata a casa, vive in una baracca a fianco del lago di Lockness, ha abbandonato la nostra città dopo che Chino fu scartato anche dal Bucine, gloriosa squadra della seconda categoria. Si è laureata ed infatti fa la commessa in un negozio di gadget su Nessie, il mostro del lago, divenuto ormai l'unica sua ragione di vita. Ha comunque due figli, dovuti alle continue rottura dei preservativi comprati al penny e alla passione delle serata passate di fianco al gazebo, ma essi sono rimasi in Italia.

Sandro: no, non fa l'ingegnere state tranquilli, ha mollato dopo neppure un anno , come un vero fallito. Oltre ad essersi dedicato corpo e mente alla coltivazione del suo orto e alla piantagione delle zucche si è messo in società con il Franchini, andando a bussare alle porte dei poveri abitanti di Pian del Casone dicendo di essere un ragazzo della parrocchia e di lasciare un offerta per la chiesa di monteriggioni; con i guadagni ha ristrutturato il Vanilla e comprato il Bar dell'Orso, di cui adesso è proprietario e indiscusso gestore

Giulia: non ha accettato il consiglio... è partita alla ricerca di Mario, soltanto quando certe persone non ci sono più si capisce quanto erano importanti...e quanto bevevano. Adesso anche lei per non scordare il vecchio amico si è tuffata a piene mani sul San Marzano; è stata più volte riportata a casa in braccio da un Barabesi sempre in splendida forma

Pippo e il Bianchi: vivono insieme, veramente due cuori e una capanna ma non in senso metaforico. Hanno infatti costruito un capanno sull'albero in zona Arenai, dove passano allegramente gli infiniti pomeriggi d'estate, divenuti ormai insostenibili in quanto a temperature dopo lo scioglimento di tutti i ghiaccioli e del calippo, soprattutto quello al limone

Luca: è sempre uguale, identico. Alle 4 va al bar, si trova con lo spadoni, dice due cazzate e riparte ma ormai nessuno lo ascolta più, a volte non si ascolta nemmeno da solo.

Se qualcuno dopo aver letto queste parole volesse farla finita lo faccia pure, non c'è problema, lo capiremo... Grazie

giovedì 15 novembre 2007

MISTERO

Il Cecca, Sandrone e Luca decidono di prendere tre pizze da Fatmir e pagano 10 euro a testa. Elida si accorge che le 3 pizze costano in realtà soltanto 25 euro. Non sa però come dividere i 5 euro tra i ragazzi e dà ad ognuno 1 euro. Quindi i ragazzi hanno speso 9 euro a testa per un totale di 27 euro e ad Elida sono rimasti 2 euro.
DOV'E' FINITO L'ALTRO EURO?


A fianco una foto di Sandrone durante una lezione di ingegneria

AUGURI


Visto che oggi, 15 novembre, è il compleanno del Chellini e soltanto Lorenzo e Carlotta si sono spontaneamente ricordati di fargli gli auguri mi pare giusto dedicargli uno spazio tutto suo. Il Chellini è famoso per 3 cose, la prima non me la ricordo, la seconda non la so, la terza la sapete tutti. La quarta, quella sicuramente più importante, non si può dire. Andrea nasce a Marciano ma presto si trasferisce in Via Michelangelo dove instaura legami fortissimi con suoi coetanei tra cui l'Alberi e il Vigni e con ragazzi più consapevoli e maturi, ad esempio il Mura e lo Spadoni, che già in prima superiore accompagnava Andrea a scuola con la Celica. Figlio di un tappetiere fin da bambino inizia a rotolarsi per casa alla ricerca di un metro quadrato di impiantito non coperto da in tappeto, lo trova all'età di 13 anni e da lì in avanti assume una faccia a idiota che contraddistinguerà negli anni. Inizia la sua carriera calcistica tra le file del Marciano, squadra del suo quartiere natale, passa poi al San Miniato dove ottiene le sue più grandi soddisfazioni anche se la sua stella è oscurata da un certo Gagliardi. Viene poi acquistato dalla Colligiana dove è costretto a iniziare la preparazione intorno al 4 di luglio, e dove gioca per ben 3 anni prima di effettuare il salto nel calcio professionistico nelle file del Castelnuovo Berardenga in prima categoria. Un po' ebetino come ragazzo, distrugge più di una bicicletta a follonica cominciando poi a rubarne altre e costringendo i suoi coinquilini a pagare 450 euro di danni, avendo poi anche il coraggio di lamentarsi. Pur di non andare più in vacanza con i suoi amici si rompe un menisco e guarisce grazie all'intervento provvisorio degli stregoni di Colle. La sua presenza al bar viene meno quando va a convivere con Ludovica, con la quale proprio in questi giorni sta festeggiando il suo 12esimo anniversario, dopo aver avuto storie altrettanto lunghe con Serena De Marchi e con Carlotta. Proprio con quest'ultima ha avuto un ritorno di fiamma questa stessa estate durante la sua vacanza in Sardegna. Una cosa a dir poco incredibile essendo Carlotta una ragazza veramente seria e con la testa sulle spalle... Dopo un'infanzia all'interno dell' tram UNO si innamora di un ovetto color acqua di isola tropicale e con il quale non riesce a separarsi, tanto che decide di non prendere la patente bocciando ripetutamente. Si dilploma miracolosamente e pochi giorni dopo entra al Monte dei Paschi come direttore. Dei suoi inutili 19 anni un ringraziamento per aver posseduto lo slittino che ci ha fatto passare giornate bellissime e indimenticabili quando nevicava. TANTI AUGURI LILLI !!!!
PS: la frase scritta in webdings è stata fatta togliere dal Chellini per motivi di privacy. Chiunque volesse sapere cosa ci fosse scritto può chiedere all'interessato o tradurre direttamente la frase

martedì 13 novembre 2007

PILLOLE

Luca, riferendosi a non si sa bene chi:
" Vedrai a venì da San Casciano tutti i giorni è dura"
Daniele:
"Chi è che sta a San Casciano? "
Risposta di Luca:
" EH DIAMINE"

Parlando con il Bianchi:
"Ricche ma secondo te, i bar la sera sono chiusi perchè non c'è nessuno o non c'è nessuno perchè sono chiusi?"
"Mah, forse se stesse aperto qualcuno ci fosse!!! "

sabato 10 novembre 2007

COMUNICATO UFFICIALE

In concomitanza con la temporanea e si spera lunga chiusura del bar, la prossima settimana sarà necessario trovare un altro posto dove poter sbarcare pomeriggi e serate. In testa alla lista delle preferenze troviamo il Bar del Ciompi che permetterebbe di mantenere invariato il nome BDC. Esso è situato in via Avignone nell'intersezione con Via Mentana. Frequentato fino a poco tempo fa da "quelli del rugby" sembrerebbe aver perso ultimamente un certo numero di clienti. Inoltre non è certo che dopo cena sia sempre aperto. Le altre alternative sono comunque poco quotate, il Bar Cecco è stato subito escluso per non avere i tavolini fuori e non ci sono nella zona altri locali adatti alle nostre caratteristiche.
Potrebbe trattarsi di una svolta epocale visti anche i rapporti ormai tesissimi tra il gestore del BDC e i suoi clienti abituali. Chiunque abbia proposta su dove trasferirsi da lunedì è pregato di farcelo sapere, ogni opinione verrà seriamente presa in considerazione.


TEST: Chi butti giù dalla torre, l'albanese, l'alcolizzato o l'idiota? Vota!!!
Il vincitore verrà rinchiuso un mese all'interno del gazebo in compagnia di Fabio.

mercoledì 7 novembre 2007

VITA DA SINGLE...



Ogni commento mi sembra superfluo

sabato 3 novembre 2007

CAPITOLO SPADONI

Il prossimo personaggio a meritarsi una propria biografia è il più anziano tra i ragazzi del bar, un certo Alessio Spadoni. Alessio è un figlio d'arte, suo padre Luigi è capo supremo della polizia di stato sulla quale ha pieno controllo e potere. Il sogno di Alessio fin da bambino è quello ovviamente di entrare in polizia e questo pensiero lo coinvolge talmente tanto che già in prima media comincia a fare festa e a passare le mattinate al filusè così che viene subito bocciato. E' un passo decisivo per l'adolescenza di Alessio che si ritrova in classe con un certo Carfora. A metà seconda media ha già 14 anni e compra un Phantom 50 che raggiunge i 130 km orari. Si iscrive quindi al Sarrocchi ma dopo aver superato brillantemente il primo anno decide di fare il salto della rete ed approda al Marconi dove la sua carriera scolastica prenderà la strada più tortuosa dato che ancora adesso sta cercando di prendere il diploma. Riesce pure a sbagliare il giorno di un esame e abbandona gli studi. Nel frattempo ha acquistato una Mito 125 di colore giallo che battezza dopo un po' di tempo infilandosi in una lavanderia nel parcheggio della coop alle grondaie, ne riesce vivo per miracolo. In questo periodo tra i 16 e 18 anni comincia ad avere anche gravi problemi di salute probabilmente a causa dei tre pacchetti di pallmall fumati quotidianamente e iniziano a verificarsi degli svenimenti, il primo all'esterno della Casa del boia, il secondo al Bombo e il terzo e più spettacolare a scuola, dove viene portato via in ambulanza tra gli applausi generali. Si ubriaca sempre più spesso, al grido di "Gnamo si fa una bevuta" e si verificano episodi a dir poco allucinanti. Mi sembra giusto e doveroso enunciarli:
- Follonica '05. A forza di Bicchiere di vino - Cracker - Bicchiere di latte perde completamente il senno. Tira le chiavi di casa in un tombino e vine avvistato seduto al contrario su un cesso in posizione sospetta
- Ultimo dell'anno, Renaccio. E' fradicio e decide di mettersi a letto. Si vomita sulle coperte mentre il Rossi e il Bartali fanno le giratine con la sua audi e qualcun altro gliela riempie di neve. Oppure l'ultimo dell'anno a casa Cosci, dove riesce ad addormentarsi alle 23 in punto.
- Serata al bowling, inverno '06. Gara all'alcool test all'interno del locale. Lo Spado è una spanna sopra a tutti, ma non è soddisfatto. Si reca quindi all' Arturos dove viene notato in atteggiamenti provocanti nei confronti di due carabinieri. Nel tratto Colle val d'Elsa - Siena ha una ricaduta e lascia il volante al Cecca, 17 enne. Arrivano al bar per miracolo e appena viene aperto lo sportello del passeggero ciondola di fuori dicendo "Giulia, dammi una sigaretta". Viene riportato a casa proprio dal Cecca , con doverosa sosta nei pressi di Calogero per l'ultima vomitata
- Vanilla dello stesso anno, un angelo azzurro tira l'altro e un altro e se ci scappa un altro ancora. Nonostante si opponga fermamente riusciamo a far salire il nostro amico sulla navetta, dove mi vomita accanto e sui piedi. Ci facciamo scendere allo stellino dove si sdraia in terra accanto a un sacco della spazzatura. Viene riportato a casa in motorino quasi in coma
- Durante una sua visita a San Lorenzo beve qualche bicchiere di troppo, torna a casa alle 6 di mattina con tutta la famiglia in piedi ad aspettarlo e con addosso una maglietta misteriosa della pizzeria " Il merlo parlante" che indosserà per i due mesi successivi
- Viene trascinato dalla moto del Bartali per una quindicina di metri lungo via della pergola, si rialza al grido ohiohiohi e tanto per rimanere in tema Fatmir gli cosparge la schiena di grappa.
Sono solo alcune delle avventure che mi sono venute in mente.
Il suo rapporto con i ragazzi del bar si inclina quando viene abbandonato in pescaia, dichiarando poi " Non mi vedrete mai più, ed io sono un uomo di parola ". Dopo pochi giorni parte per la guerra, lavorando anche 25 ore al giorno senza mai riposare. Mette la testa a posto grazie alla sua ragazza e al suo nuovo amico del cuore, un certo Luca. Poi nessuno lo vide più...



A sinistra Alessio durante un esibizione, a destra impegnato nel lavoro

venerdì 2 novembre 2007

PRONTO, SOCCORSO, VIA!!


Ammettiamolo, un po' ci mancava.. la serata al pronto soccorso è un appuntamento fisso da anni ed anche questa volta un salto lo abbiamo voluto fare. Vittima di turno il povero Daniele che cercando di accoltellare Iacopone si è infilato un coltello in una mano, trapassandola da parte a parte. Il Bianchi in versione ambulanza ha condotto Daniele ormai in fin di vita all' ospedale dove dopo pochi minuti gli è stato amputato l'arto per evitare complicazioni. Ancora una volta è stata dimostrata la predisposizione di Daniele alla caccia, soprattutto agli esseri umani, anche se è partita una denuncia nei confronti del folle che gli ha concesso incautamente il porto d'armi...


mercoledì 31 ottobre 2007

LE FRASI DEL GIORNO

-1) "Guarda Spadoni, gas, televisione, luce, sky, bagno... E NEMMENO UN CAFFÈ !!! "
Fatmir dopo che Sandro era andato a pisciare
-2) Luca, alla domanda
"Con chi è in macchina il Carfora?"
Ha testualmente risposto
"Io l'anno scorso alla partita ci sono stato una volta, in curva!!! "-
-3)Chino fa il simpatico con Luca:
C : Sai è morto Paco, è finito sotto una macchina
L : Quando?
C : Stamattina
L : Ah stasera

domenica 28 ottobre 2007

CAPITOLATO


Mario è il fratello maggiore che ognuno di noi avrebbe voluto avere, il padre ideale e l'amico del cuore perfetto. Mario nasce a fine anni '50 in un paesino del sud Italia, quinto di otto fratelli. Dopo aver brillantemente concluso le scuole superiori si trasferisce a Siena dove si laurea per poi intraprendere una carriera all'interno dell'università. Compra una casa in via Michelangelo conoscendo l'amico che lo porterà al declino, un certo San Marzano, raffigurato nella foto a fianco. Comincia inesorabilmente il suo calvario, verrà ricoverato all'ospedale delle scotte quindi al campansi prima di sparire nel nulla. Gli viene addirittura riconosciuta una discreta percentuale di sangue nell'alcool. Chi lo ha visto in Germania, chi lo ha adocchiato in Spagna, chi già stava progettando una statua in suo onore e chi aveva pensato di intitolarli direttamente il bar. Ma si sa gli eroi sono imprevedibili e dal niente, un po' ringiovanito, rispunta come Ulisse dopo il suo lunghissimo viaggio. Viene riavvistato per la prima volta al parcheggio della lizza, a bordo di una Smart, vinta sicuramente a una gara di boccali durate il suo pellegrinaggio in terra tedesca. Sembra cambiato ed infatti lo è, riesce a rimanere sobrio fino all'ora di pranzo e non viene più condotto a casa in braccio da alcuni ragazzi. Si innamora di altre donne, Giulia, Luisa, Sarah accarezzandole e cercando in loro un conforto alle sue sventure. Si auto convince che Marco sia un prete e sorgono conflitti tra i due sino all'esplodere di una vera e propria guerra fredda culminata nel momento in cui Mario ha sfiorato con la mano i capelli di Marco. Un uomo famoso per la spigliatezza dei suoi discorsi, e per i suoi record: detiene il primato di barzelletta più lunga della storia moderna( ha cominciato a raccontarla un pomeriggio alle ore 18:05 ed ha concluso intorno alla mezzanotte ormai ciucco ) e di numero di bar visitati nell'arco di 24 ore. Non pubblico il numero per ragioni di spazio... continua ....

CAPITOLO 3: MARCO

Non è per cattiveria ma mi sembra giusto descrivere i clienti del bar partendo dal più anziano (dopo lo Spadoni). Esso è Marco Lorenzini, Marcooo per gli amici. Marco nasce a Siena a fine anni '80 e va a vivere in una umile dimora situata chiaramente a scacciapensieri nonostante lui stesso continui ad affermare di vivere in una zona limitrofa tra non si sa bene cosa. Trascorre la sua infanzia in Piazza d'armi, cercando fortuna come calciatore sia come ciclista fino a quando il raggiungimento del quattordicesimo anno di età e il conseguente uso del motorino spegne in lui ogni pulsione vitale ed inizia ufficialmente la sua vecchiaia. Dopo alcuni anni passati in compagnia del Vigni e del Monaldi conosce una donna, una certa Serena, la quale perde letteralmente la testa per lui, ma Marco è un uomo di sani principi e non cade nelle sue provocazioni e per allontanarla definitivamente decide di tagliarsi i suoi capelli fluenti per passare a una pettinatura che resterà tale per anni come da contratto con il barbiere di fiducia. Conosce poi Giulia ed Alessandra e per lui inizia una nuova vita, rappresentata dall'appuntamento alle ore 17 alle scalette. Raggiunge il record di 62 vasche in un solo pomeriggio e viene bocciato a scuola. E' il momento più duro per la giovinezza di Marcooo costretto a lavorare in una fabbrica di pellicce. La sua abnegazione nel lavoro provocherà sul suo corpo strani effetti collaterali, tra i più evidenti la nascita di peli non omogenei in strane partii del corpo, soprattuto sulla schiena. Si trasferisce nel frattempo dal bagno Pineta alla spiaggia libera di Pratoranieri e pur con diffidenza trova la sua dimensione ideale in un bar sconosciuto ai più, quello dei cappuccini. In lui sorgono diverse personalità causa il continuo tapparsi di una vena; la sua vita è adesso condizionata da momenti di assoluta pazzia, distrugge un appartamento a follonica, colpisce Erica con una pallonata do 80 metri e prende a calci più volte il mio motorino e quello del Chellini in preda alla collera più totale. Inizia a seguire costantemente il Siena arrivando allo stadio alle prime luci dell'alba e costringendo suo padre a condurlo nelle trasferte più insidiose. Uomo molto coerente, tra le sue frasi più decise possiamo ricordare "Non giocherò mai a carte" "Non vengo in casa con voi perché almeno sono sicuro che la cauzione me la ridanno" e tante altre baggianate. Il dj Enzino Iannese fa riemergere in lui antiche energie e si ricorda di quando era il vocalist di una discoteca cult della città chiusa per spaccio di puntate dei Simpson: il "Viale Bracci Sound". Ormai prossimo alla pensione ha deciso di intraprendere la carriera universitaria dopo essersi miracolosamente diplomato. Il resto ha da venire...

A sinistra Marco premiato da uno dei suoi idioli: Michele Mignani
A destra in uno di quei momenti di follia di cui vi avevo parlato


venerdì 26 ottobre 2007

CAPITOLO 2: IL BARISTA

Se ognuno di noi avesse le sue statistiche, alla voce "parole che più mi sono state rivolte nella vita" comparirebbe sicuramente la frase "Come va' ?" Credo che ormai per noi questa frase provochi terrore e un po' di rassegnazione sulla speranza di avere un giorno un barista normale. La frase è appunto da lui pronunciata, dall'uomo con meno vocaboli della storia. "Come va" , "Come sta andando" , "Allora che dicono " sono espressioni che ognuno conosce a memoria, espressioni a cui ognuno ha una risposta prefissata da anni. Eppure agli inizi sembrava addirittura gentile ed educato, ogni pomeriggio si presentava con dei bicchieri di aranciata tutti per noi, i suoi bravi ragazzi.. poi una volta resosi conto che aveva conquistato dei clienti la sua gentilezza è venuta meno e sono cominciati i "... allora non prendi niente? " che ti farebbero venir voglia di farla finita. Sembra poi impossibile come in oltre 3 anni di quotidiana e consueta presenza all'interno di quel "bar" il barista non impari i nomi dei suoi clienti. Ed allora a parte qualche fortunato ci sono il Moro, l'Alto, la Bella e il Bello. Credo inoltre che lui sia convinto che i nomi con cui ci chiama siano nomi propri, io mi chiamo Guido, quell'altro ad esempio di nome si chiama Rossi, Sili, Pippo e così via. Ne sono sicuro!!!
Al centro del piazzale è stata eretta una costruzione, a metà tra un bunker e una serra, utilissima d'inverno ma inconcepibile per i mesi estivi e dove da qualche giorno è stato messo Sky, promesso da mesi. Anzi, non è stato messo sky, è stato messo un decoder senza scheda e senza telecomando che nessuno ha mai voglia di chiedere. L'altra sera mi è stato addirittura detto "Se guardi Sky devi consumare". Roba da matti! Sono anche cominciati degli errori imperdonabili, come il bar chiuso alle 21 perché "non c'è nessuno". Ci credo!Se chiudi,idiota! E comunque tutti in fondo gli vogliamo bene. Dovrebbe solo smettere di mettere tutta quella pizza nell'olio....

Il barista, del quale preferisco omettere il nome, nasce in Albania, a Tirana a metà anni '50. Nasce signore (così come ha sempre affermato) e trascorre un infanzia agiata tra le vie della capitale dove gioca con i suoi amici tra cui un certo Taghe. Sognano l'Italia e un futuro migliore. Frequenta un istituto commerciale e a un ballo studentesco di inizi anni '70 conosce Elida. Grazie alle sue doti di grande ballerino la conquista e dopo qualche anno la sposa. Il nostro amico comincia a lavorare per una Tv locale, Tirana Channel 38 , e inizia a pensare a come poter fare il grande passo, il salto dell'adriatico. Non avendo però le risorse economiche è costretto a vendere i denti per poter permettersi il viaggio, da vero signore. Una volta giunto in Italia lavora in qualche forno per 15 anni, compra 5 case, 5 macchine d'epoca e va a vivere in via del Porrione.Nel frattempo comincia a perdere i capelli a apprende l'incredibile tecnica di fare la pizza con i piedi. Incautamente decide di acquistare un bar in località cappuccini. Il resto è storia recente

CAPITOLO 1: LUCA

Luca Lorenz..ini, in arte Voce, sicuramente parente del più noto Marco, è il primo argomento da trattare all'interno di questo spazio. Luaaa è innanzitutto un ragazzo come noi, un ragazzo un po' troppo cresciuto. Siamo infatti noi i suoi migliori amici, coloro che lo aiutano nei momenti di difficoltà, che lo comprendono e che lo ascoltano come si fa con una persona più grande.. il tutto ovviamente caratterizzato da un doveroso rispetto. " Non c'è burro Non c'è fulminanti Non c'è fondi " sono alcuni dei suoi gridi di battaglia più ricorrenti. Bambino molto precoce dato il fatto che nel 1970 all'età di otto anni (sue affermazioni implicite) aveva già avuto dei rapporti sessuali. Alto circa un metro e poco più, fisico scolpito, sguardo fulminante e capelli incomprensibili, come il giubbotto da moto e i guanti indossati nei gelidi pomeriggi di agosto. Riesce a formulare frasi senza soggetti verbi, alcune sere la prima frase al suo arrivo è "Ieri era carico", senza specificare di chi diavolo stia parlando. Un certo remixes, Sandro per gli amici ha intrapreso con lui una battaglia senza esclusione di colpi, versandoli zucchero nella birra, tirandoli il freno a mano in curva, prendendolo per il collo e rubandogli il motorino quasi costringendolo a chiamare il 122. Non sempre i suoi genitori gli permettono di fare tardi la sera, proprio l'altra notte il suo ritorno in casa (briaco fradicio) a notte fonda (dopo essere stato ritrovato in una siepe a gambe all'aria) ha fatto imbestialire sua madre che lo ha minacciato di levarli il motorino nuovo. Famoso per essere andato con una puttana nel piazzale davanti al bar e per aver cacato (chiedo perdono a chi stia leggendo questa cosa prima di mangiare e dopo un pasto) nel buco accanto al cancello di fronte al bar. La storia di Luca è comunque molto più lunga e ricca di episodi.. Chiunque ne sappia di più è pregato di intervenire.

B.D.C.


Questo è il primo, unico e spero anche ultimo blog riguardante il bar dei cappuccini. Non so cosa mi sia preso nel creare questa cosa e mi scuso con tutti...

La bandiera qui accanto non ha nessun significato ed è stata scelta soltanto per una questione di estetica