mercoledì 31 ottobre 2007

LE FRASI DEL GIORNO

-1) "Guarda Spadoni, gas, televisione, luce, sky, bagno... E NEMMENO UN CAFFÈ !!! "
Fatmir dopo che Sandro era andato a pisciare
-2) Luca, alla domanda
"Con chi è in macchina il Carfora?"
Ha testualmente risposto
"Io l'anno scorso alla partita ci sono stato una volta, in curva!!! "-
-3)Chino fa il simpatico con Luca:
C : Sai è morto Paco, è finito sotto una macchina
L : Quando?
C : Stamattina
L : Ah stasera

domenica 28 ottobre 2007

CAPITOLATO


Mario è il fratello maggiore che ognuno di noi avrebbe voluto avere, il padre ideale e l'amico del cuore perfetto. Mario nasce a fine anni '50 in un paesino del sud Italia, quinto di otto fratelli. Dopo aver brillantemente concluso le scuole superiori si trasferisce a Siena dove si laurea per poi intraprendere una carriera all'interno dell'università. Compra una casa in via Michelangelo conoscendo l'amico che lo porterà al declino, un certo San Marzano, raffigurato nella foto a fianco. Comincia inesorabilmente il suo calvario, verrà ricoverato all'ospedale delle scotte quindi al campansi prima di sparire nel nulla. Gli viene addirittura riconosciuta una discreta percentuale di sangue nell'alcool. Chi lo ha visto in Germania, chi lo ha adocchiato in Spagna, chi già stava progettando una statua in suo onore e chi aveva pensato di intitolarli direttamente il bar. Ma si sa gli eroi sono imprevedibili e dal niente, un po' ringiovanito, rispunta come Ulisse dopo il suo lunghissimo viaggio. Viene riavvistato per la prima volta al parcheggio della lizza, a bordo di una Smart, vinta sicuramente a una gara di boccali durate il suo pellegrinaggio in terra tedesca. Sembra cambiato ed infatti lo è, riesce a rimanere sobrio fino all'ora di pranzo e non viene più condotto a casa in braccio da alcuni ragazzi. Si innamora di altre donne, Giulia, Luisa, Sarah accarezzandole e cercando in loro un conforto alle sue sventure. Si auto convince che Marco sia un prete e sorgono conflitti tra i due sino all'esplodere di una vera e propria guerra fredda culminata nel momento in cui Mario ha sfiorato con la mano i capelli di Marco. Un uomo famoso per la spigliatezza dei suoi discorsi, e per i suoi record: detiene il primato di barzelletta più lunga della storia moderna( ha cominciato a raccontarla un pomeriggio alle ore 18:05 ed ha concluso intorno alla mezzanotte ormai ciucco ) e di numero di bar visitati nell'arco di 24 ore. Non pubblico il numero per ragioni di spazio... continua ....

CAPITOLO 3: MARCO

Non è per cattiveria ma mi sembra giusto descrivere i clienti del bar partendo dal più anziano (dopo lo Spadoni). Esso è Marco Lorenzini, Marcooo per gli amici. Marco nasce a Siena a fine anni '80 e va a vivere in una umile dimora situata chiaramente a scacciapensieri nonostante lui stesso continui ad affermare di vivere in una zona limitrofa tra non si sa bene cosa. Trascorre la sua infanzia in Piazza d'armi, cercando fortuna come calciatore sia come ciclista fino a quando il raggiungimento del quattordicesimo anno di età e il conseguente uso del motorino spegne in lui ogni pulsione vitale ed inizia ufficialmente la sua vecchiaia. Dopo alcuni anni passati in compagnia del Vigni e del Monaldi conosce una donna, una certa Serena, la quale perde letteralmente la testa per lui, ma Marco è un uomo di sani principi e non cade nelle sue provocazioni e per allontanarla definitivamente decide di tagliarsi i suoi capelli fluenti per passare a una pettinatura che resterà tale per anni come da contratto con il barbiere di fiducia. Conosce poi Giulia ed Alessandra e per lui inizia una nuova vita, rappresentata dall'appuntamento alle ore 17 alle scalette. Raggiunge il record di 62 vasche in un solo pomeriggio e viene bocciato a scuola. E' il momento più duro per la giovinezza di Marcooo costretto a lavorare in una fabbrica di pellicce. La sua abnegazione nel lavoro provocherà sul suo corpo strani effetti collaterali, tra i più evidenti la nascita di peli non omogenei in strane partii del corpo, soprattuto sulla schiena. Si trasferisce nel frattempo dal bagno Pineta alla spiaggia libera di Pratoranieri e pur con diffidenza trova la sua dimensione ideale in un bar sconosciuto ai più, quello dei cappuccini. In lui sorgono diverse personalità causa il continuo tapparsi di una vena; la sua vita è adesso condizionata da momenti di assoluta pazzia, distrugge un appartamento a follonica, colpisce Erica con una pallonata do 80 metri e prende a calci più volte il mio motorino e quello del Chellini in preda alla collera più totale. Inizia a seguire costantemente il Siena arrivando allo stadio alle prime luci dell'alba e costringendo suo padre a condurlo nelle trasferte più insidiose. Uomo molto coerente, tra le sue frasi più decise possiamo ricordare "Non giocherò mai a carte" "Non vengo in casa con voi perché almeno sono sicuro che la cauzione me la ridanno" e tante altre baggianate. Il dj Enzino Iannese fa riemergere in lui antiche energie e si ricorda di quando era il vocalist di una discoteca cult della città chiusa per spaccio di puntate dei Simpson: il "Viale Bracci Sound". Ormai prossimo alla pensione ha deciso di intraprendere la carriera universitaria dopo essersi miracolosamente diplomato. Il resto ha da venire...

A sinistra Marco premiato da uno dei suoi idioli: Michele Mignani
A destra in uno di quei momenti di follia di cui vi avevo parlato


venerdì 26 ottobre 2007

CAPITOLO 2: IL BARISTA

Se ognuno di noi avesse le sue statistiche, alla voce "parole che più mi sono state rivolte nella vita" comparirebbe sicuramente la frase "Come va' ?" Credo che ormai per noi questa frase provochi terrore e un po' di rassegnazione sulla speranza di avere un giorno un barista normale. La frase è appunto da lui pronunciata, dall'uomo con meno vocaboli della storia. "Come va" , "Come sta andando" , "Allora che dicono " sono espressioni che ognuno conosce a memoria, espressioni a cui ognuno ha una risposta prefissata da anni. Eppure agli inizi sembrava addirittura gentile ed educato, ogni pomeriggio si presentava con dei bicchieri di aranciata tutti per noi, i suoi bravi ragazzi.. poi una volta resosi conto che aveva conquistato dei clienti la sua gentilezza è venuta meno e sono cominciati i "... allora non prendi niente? " che ti farebbero venir voglia di farla finita. Sembra poi impossibile come in oltre 3 anni di quotidiana e consueta presenza all'interno di quel "bar" il barista non impari i nomi dei suoi clienti. Ed allora a parte qualche fortunato ci sono il Moro, l'Alto, la Bella e il Bello. Credo inoltre che lui sia convinto che i nomi con cui ci chiama siano nomi propri, io mi chiamo Guido, quell'altro ad esempio di nome si chiama Rossi, Sili, Pippo e così via. Ne sono sicuro!!!
Al centro del piazzale è stata eretta una costruzione, a metà tra un bunker e una serra, utilissima d'inverno ma inconcepibile per i mesi estivi e dove da qualche giorno è stato messo Sky, promesso da mesi. Anzi, non è stato messo sky, è stato messo un decoder senza scheda e senza telecomando che nessuno ha mai voglia di chiedere. L'altra sera mi è stato addirittura detto "Se guardi Sky devi consumare". Roba da matti! Sono anche cominciati degli errori imperdonabili, come il bar chiuso alle 21 perché "non c'è nessuno". Ci credo!Se chiudi,idiota! E comunque tutti in fondo gli vogliamo bene. Dovrebbe solo smettere di mettere tutta quella pizza nell'olio....

Il barista, del quale preferisco omettere il nome, nasce in Albania, a Tirana a metà anni '50. Nasce signore (così come ha sempre affermato) e trascorre un infanzia agiata tra le vie della capitale dove gioca con i suoi amici tra cui un certo Taghe. Sognano l'Italia e un futuro migliore. Frequenta un istituto commerciale e a un ballo studentesco di inizi anni '70 conosce Elida. Grazie alle sue doti di grande ballerino la conquista e dopo qualche anno la sposa. Il nostro amico comincia a lavorare per una Tv locale, Tirana Channel 38 , e inizia a pensare a come poter fare il grande passo, il salto dell'adriatico. Non avendo però le risorse economiche è costretto a vendere i denti per poter permettersi il viaggio, da vero signore. Una volta giunto in Italia lavora in qualche forno per 15 anni, compra 5 case, 5 macchine d'epoca e va a vivere in via del Porrione.Nel frattempo comincia a perdere i capelli a apprende l'incredibile tecnica di fare la pizza con i piedi. Incautamente decide di acquistare un bar in località cappuccini. Il resto è storia recente

CAPITOLO 1: LUCA

Luca Lorenz..ini, in arte Voce, sicuramente parente del più noto Marco, è il primo argomento da trattare all'interno di questo spazio. Luaaa è innanzitutto un ragazzo come noi, un ragazzo un po' troppo cresciuto. Siamo infatti noi i suoi migliori amici, coloro che lo aiutano nei momenti di difficoltà, che lo comprendono e che lo ascoltano come si fa con una persona più grande.. il tutto ovviamente caratterizzato da un doveroso rispetto. " Non c'è burro Non c'è fulminanti Non c'è fondi " sono alcuni dei suoi gridi di battaglia più ricorrenti. Bambino molto precoce dato il fatto che nel 1970 all'età di otto anni (sue affermazioni implicite) aveva già avuto dei rapporti sessuali. Alto circa un metro e poco più, fisico scolpito, sguardo fulminante e capelli incomprensibili, come il giubbotto da moto e i guanti indossati nei gelidi pomeriggi di agosto. Riesce a formulare frasi senza soggetti verbi, alcune sere la prima frase al suo arrivo è "Ieri era carico", senza specificare di chi diavolo stia parlando. Un certo remixes, Sandro per gli amici ha intrapreso con lui una battaglia senza esclusione di colpi, versandoli zucchero nella birra, tirandoli il freno a mano in curva, prendendolo per il collo e rubandogli il motorino quasi costringendolo a chiamare il 122. Non sempre i suoi genitori gli permettono di fare tardi la sera, proprio l'altra notte il suo ritorno in casa (briaco fradicio) a notte fonda (dopo essere stato ritrovato in una siepe a gambe all'aria) ha fatto imbestialire sua madre che lo ha minacciato di levarli il motorino nuovo. Famoso per essere andato con una puttana nel piazzale davanti al bar e per aver cacato (chiedo perdono a chi stia leggendo questa cosa prima di mangiare e dopo un pasto) nel buco accanto al cancello di fronte al bar. La storia di Luca è comunque molto più lunga e ricca di episodi.. Chiunque ne sappia di più è pregato di intervenire.

B.D.C.


Questo è il primo, unico e spero anche ultimo blog riguardante il bar dei cappuccini. Non so cosa mi sia preso nel creare questa cosa e mi scuso con tutti...

La bandiera qui accanto non ha nessun significato ed è stata scelta soltanto per una questione di estetica