martedì 12 agosto 2008

UODKA LEMòN

Già di ritorno dalla lunga settimana a Follonica è momento di valutazioni sulla vacanza appena trascorsa, anche per chi si è soffermato solo per pochi giorni.
Ganfini Luisa: è la proprietaria di casa, senza paura fornisce la sua abitazione ai propri amici, e nonostante la sua immensa e ripetuta stanchezza riesce lo stesso ad andare per ben tre volte in discoteca in una settimana. TEMERARIA
Carlotta Romeo: trova finalmente l'amore vero. Conosce un trentenne del quale si innamora a prima vista; anch'esso perde totalmente la testa per lei, sostenendo un viaggio terribile, da solo, da Siena a Follonica. Per la cronaca due sere dopo la nostra amica è stata avvistata in macchina di un fiorentino con le bretelle. SPIRITO LIBERO
Lorenzo Bartali: il primo ad arrivare e a trarmi in salvo dalle mani delle donne, anche lui sembrerebbe aver percorso il tragitto da Siena a Follonica da solo ma la cosa non sembra fare lo scalpore di altre situazioni analoghe. Vince il premio di partenza intelligente estate 2008 ripartendo per la via di casa all'una di notte di un venerdì sera. EROE
Erica Telford: tranquilla fino al terzo giorno, quando a turbare la sua quiete giunge un incontrollabile e strafottente nemico, San Francesco da Cecina. Tra i due è subito battaglia, lui la sfida rompendo una bottiglia di birra nel tentativo di aprirla, poi la colpisce con un violentissimo golino, lasciandola a terra tramortita. La mattina seguente la vendetta di Erica, chi sia passato davanti alla cucina ha giurato di aver visto volare pentole e coperchi verso la testa di Chino, vivo per miracolo. DONNA DI CASA
Francesco Gagliardi: per completare il racconto Chino se ne va, secondo le scritture, sbattendo la porta. Tornerà dopo due giorni più mansueto di prima. UOMO DI POLSO
Sandro Rossi & Matteo Ceccarelli: il gatto e la volpe giungono insieme, "in moto" come direbbe il Voce. Il Cecca mostra subito un'acconciatura da quindicenne consumato, il Rossi viene vivamente pregato di non scurreggiare. Entrambi vengono bloccati all'entrata del Baluba, sia per pessimo abbigliamento che per età sotto i limiti consentiti. Passate alcune ore, e dopo aver visto gente in ciabatte e ragazze di 16 anni, anche il buttafuori ha ceduto e i due sono entrati dalla porta principale. Nonostante questo il Cecca ha solennemente giurato di non mettere mai più piede in quel posto. ESCLUSI
Daniele Carfora & Leonardo Riccioli: presi dalla tristezza della città anch'essi sono apparsi al Disco Village sabato sera. La dura selezione all'ingresso ha sbarrato le porte anche a loro e soltato grazie all'anzianità di Leonardo il tutto si è risolto nel migliore dei modi. AVVENTURIERI

Andrea Chellini: ultimo per ordine di apparizione nella casa, il più grande trombatore dei Cappuccini lascia ancora una volta il segno, dormendo tra le braccia di Luisa e Carlotta per una turbolenta nottata. Per ottenere tutte queste energie da segnalare come al ritorno dalla discoteca abbia mangiato tre paste in quattro minuti. MAI SAZIO


Marco Lorenzini: l'unico rimasto a Siena sembra aver passato una settimana piena di vita. Secondo alcune testimonianze Marco avrebbe passato quei giorni a preparare formazioni per il prossimo fantacalcio e a contare i fili d'erba delle piazzole di Viale Bracci. NON PERVENUTO











domenica 3 agosto 2008

M'INCAZZO! DILLO ANCHE A QUELL'ALTRO...

In attesa di una lunga settimana in compagnia di Luisa, Erica e Carlotta (e spero anche Marco...), su consiglio di Lorenzone ho deciso raccontare e descrivere con la massima precisione possibile il fine settimana che Alessio Spadoni (21), Riccardo Bianchi (21) e Luca Lorenzetti (46) stanno vivendo in quel di Riccione. Dopo aver cercato di convincere oltre che al sottoscritto anche Sandrone e Daniele ad unirsi alla spedizione essi sono partiti venerdì pomeriggio a bordo dell'Audi dello Spado; Ricche si è seduto di fianco al guidatore e per il Voce è stato opportunamente acquistato un seggiolino per poterlo così sistemare e legare sopra i sedili posteriori, in modo che le sue lamentele potessero ridursi solo a un fastidioso: "Spadaaa, quanto mancaaa???". Dopo circa 7 ore di viaggio, dovute a strade sbagliate e fermate ogni tre chilometri per fumare una sigaretta, i nostri eroi sono approdati a destinazione. Sono stati brevemente decisi i posti per dormire, nel matrimoniale dormiranno lo Spado e Ricche ma, se durante la notte l'uomo nero bussasse alla porta, a Luca è concesso di andare a riposare nel lettone in mezzo agli altri due. Giustamente, vista la penuria di discoteche e la loro scarsa qualità, i tre hanno deciso di non andare a ballare, anzi si fermano in tutti i locali della riviera e al grido "Gnamo si fa una bevuta", si ubriacano fin dalla prima sera. Il primo a cedere è Luca, stroncato da un gin-lemon. Sarà ritrovato la mattina seguente in spiaggia a parlare con un bagnino "Ma te lo conosci lo Spada?". Gli altri due mostrano fin da subito un altro passo ma al trentaduesimo locale e al novantasettesimo bicchiere iniziano a mostrare segni di insicurezza, lo Spado inizia a minacciare il barman della situazione "Dai, dammi da bere, per piacere, poi quando vieni a San Lorenzo si beve fino alle 10 di mattina, forse non sai chi sono io, io lavoro alla Balsana!!!", mentre il Bianchi, dopo aver rovesciato svariate volte da bere sulla giacca delle persone ed essersi messo a strillare e a tartagliare per le vie del centro è stato ancora una volta picchiato e lasciato in terra a passare la nottata. Per la cronaca per comodità lo Spado è andato a dormire dalla su nonna.
Il giorno dopo, visto che a parte tutto c'è anche il mare, si recano in spiaggia. Lo Spado, data la sua abbronzatura non proprio nerissima, costringe tutti i bagnanti vicini a indossare un paio d'occhiali da sole, accecati dalle luce che lui stesso emana. Luca si sdraia, con la testa verso il mare e i piedi verso la strada e il Bianchi (scena rivista anni fa a Follonica) si fa una sega appena vede una in costume.
La sera, ormai ripresi dalle travagliate avventure del giorno prima, vanno prima di tutto a troie, spinti dalle motivazioni e dal poco autocontrollo di Luca e del Bianchi. Lo Spado, all'inizio titubante, ha deciso anche lui di provare la particolare esperienza, convinto che quando rivedrà la propria ragazza gli vorrà sicuramente più bene. Dopo una romantica trombata di cui preferisco non raccontarmi i particolari (ai quali penserà sicuramente Luca al suo ritorno), hanno deciso di tentare a malincuore l'avventura in discoteca. Non avendo tra di loro nessuno convinto che la Baia Imperiale fosse a Rimini, hanno trovato rapidamente il locale. Da segnalare l'abbigliamento. Spado: anfibi ai piedi, calzettone fino al ginocchio, jeans verdi, camicia a quadretti rosa e giacchetto di pelle. Ricche, il meno peggio, scarpa elegante, pantalone attillato e maglietta verde fosforescente delle Sma. Luca: scarpe Bull Boys con gli strap e con le lucine rosse pronte ad illuminarsi ad ogni passo, gli stessi jeans degli ultimi sei mesi, sempre con il terriccio dell'ultima volta in cui è cascato in una siepe, giacchetto da moto e guanti.
Dopo una prima indecisione, e dopo un tentativo dello Spadoni di entrare gratis mostrando la carta d'identità, il buttafuori è stato preso da un attimo di debolezza e ha lasciato entrare la comitiva. A un quarto d'ora dal loro ingresso la situazione era la seguente: il Bianchi era già stato cacciato, dopo averci provato con una ventina di citte, appuntellandolo anche durante le file per prendere da bere, è stato sbattuto fuori da una folla inferocita, che lo inseguiva armata di forconi . Lo Spado è in mezzo alla pista, braccia consorte, intorno a lui il finimondo: chi balla sui cubi, chi si droga, chi frulla, chi si spoglia senza timori, ma lui niente, rimane impassibile, guarda nel vuoto, pensieroso, e proprio quando decide di mettersi a ballare... sviene.
Luca invece è appoggiato a un muro, "bicchiere sempre in mano e sguardo da dono", non vede più i suoi amici e sta per mettersi a piangere quando una donna di mezza età gli si avvicina, lo guarda bene, come se lo avesse già rivisto da qualche parte, in lei una strana luce si accende, in pochi attimi se lo prende e se lo porta via.
Era la su mamma.
Bona!!!