Dopo settimane e settimane di ricerche sono finalmente riuscito a contattare via satellite Francesco Gagliardi, l'eroe ormai sperduto nella provincia livornese. Nonostante abbia dovuto installare un megafono sul cellulare per riuscire a sentire le sue parole, l'intervista a cui volevo sottoporlo, come si fa con tutti i giocatori seri, è andata in porto.
Ciao ChinoCiao Guido
Che stai facendo?Ma senti, in questo momento sto aspettando che il mio padrone faccia ritorno a casa per prepararmi la cena. E' andato a comprare una dozzina di uova, ma non conoscendo personalmente certe terminologie non so quanto stia a rincasare. E' un po' sordo e credo mi voglia fare del male una di queste sere. Nel frattempo gioco con la Play Station 3, con il
Nintendo 64 e con il
Tamagotchi che mi hanno affidato e che devo far sopravvivere per un anno. E' un cagnolino, mi riconosco molto nel gioco e passo così le mie serate.
Come hai vissuto il tuo approdo in maglia rossoblu?Giocare nel
Cecina è uno dei miei più grandi sogni fin da piccolo. In camera avevo il poster di Gianluca
Savoldi, ex attaccante di questa squadra, il quale nella stagione 95-96
collezionò 28 presenze ed 11 reti. Il mio più grande idolo. Pensa che quando giocavo nel San Miniato il primo risultato che chiedevo quando uscivo dal campo era quello del
Cecina.
Una passione che nasce da lontano quindi?Senza ombra di dubbio. I miei nonni sono di questo paese e solo le coincidenze mi hanno portato a Siena. Ricordo sempre quando mio padre mi portava allo Stadio Comunale Loris Rossetti di
Cecina a seguire la mia squadra del cuore. Momenti
indimenticabili, già non vedo l'ora di scendere in campo per onorare questa maglia.
Qual'è la tua situazione contrattuale?Appena arrivato mi hanno subito offerto un quadriennale da 3,5 milioni a stagione ma quando ho capito quanto tenessi a questa società mi sono accontentato di 200 euro mensili, che in fin dei conti fanno sempre la loro sporca figura.
Non ti manca Siena? I tuoi amici? La tua ragazza?Bè Siena è la mia seconda città, come potrei non amarla. Ho dovuto rinunciare a tante cose che ero abituato a fare fino a pochi mesi fa. Ubriacarmi, correre nudo per
Montarioso, abbonarmi al
Sabroso, fare finta di andare a Riccione per vivere un po' in santa pace sono delle cose che
potrebbero mancarmi col passare del tempo. I miei amici non mi ricordo che faccia avessero, la mia ragazza l'ho impressa nella mente.
Trovi tempo per sentirla?Abbiamo fatto un particolare abbonamento telefonico. Dobbiamo stare al cellulare almeno 21 ore al giorno altrimenti le tariffe potrebbero salire. Mi alleno con un auricolare per non perdere nemmeno un minuto. Anche mentre sto parlando con te con l'altro orecchio ascolto tutti i particolari salienti della sua giornata. Interessante no?
A chi dedichi questo successo improvviso? Dai campi pantanosi di Buonconvento a quelli sabbiosi di Cecina in così poco tempo potrebbe farti entusiasmare eccessivamente. Non credi?Chi può dirlo. Certi sbalzi di vita non so se sarò in grado di reggerli. Qui nessuno mi chiama Chino,
né tanto meno Gaglià. Mi chiamano Francesco e mi toccano i capelli. A volte è un incubo ma sono convinto che siano solo degli incidenti di percorso che supererò sicuramente. Mi sento di fare una dedica particolare al
Gasperini che mi telefonava alle 10 di sabato per sapere se dormivo e all'autista del tram che va a
Montarioso per avermi riportato a casa fino a 19 anni.
Ok, grazie per la disponibilità. Volevi dirmi qualcosa o salutare i lettori?Mah non direi.. anzi visto che ci siamo vorrei chiederti scusa per averti vomitato nella marmitta del motorino in quarta superiore. Ciao e
pijami un
conijo sul
cijo della strada se ti capita.
Dice porta fortuna!
Ci proverò. CiaoNella diapositiva sopra eccolo impegnato a tagliarsi le pietanze mentre si appresta a dire qualcosa. Si può chiaramente leggere il labiale della persona che gli siede vicino, che pur di parlare rischia di farsi andare il boccone di traverso: "Stai zitto idiota"
...to be continued