Oggi, cari lettori, è il 16 ottobre. Un giorno apparentemente senza significato se si esclude un fatto epocale accaduto esattamente 20 anni fa, la nascita di Matteo
Ceccarelli. Matteo nasce a Siena, località
acquacalda, una zona che conquisterà nel giro di pochi anni, insieme ad alcuni compagni di merende del calibro di
Dadde Petrucci,
Karem, Simone
Marsili. Il suo regno si espanderà con il tempo sino ai Renai dove con Filippo Cosci e Riccardo Bianchi passerà allegri pomeriggi. Matteo è un bravo ragazzo ma è anche un gran trombatore, fin dalle elementari si approfitta di compagne meno esperte di lui e le attira a se con strani giochini. Bandiera del Siena Nord e grande fan di Valentino Rossi, acquista a 14 anni un
ovetto dal colore indefinito e a 16 una Mito 125 dal colore grigio, che lo accompagneranno per quasi tutta l'adolescenza, giunta al termine proprio oggi! Tra i suoi più grandi errori quello di essere finito in prima superiore in classe con Daniele
Carfora e Alessio Spadoni e aver scelto come specializzazione quella di elettrotecnica. Inizierà per lui un periodo buio e senza via d'uscita; si fidanza con Costanza B., salta un ultimo dell'anno per malattia e un altro per scelta, si rompe un ginocchio più volte (alle ville, in palestra e in Sardegna per sfuggire al
Bartali che lo inseguiva), e una mano nel disperato intento di abbattere un pino in piazza d'armi. Quest'ultimo fatto coincide con il tentativo di darsi alla boxe, fallito miseramente. Sfugge a una banda di aretini inferociti e sfascia la propria autovettura colpendo in pieno un cartello in pescaia;
va in coma etilico e frequenta per un breve periodo "quella maiala" che già a 14 anni suscitava applausi in tutto il
Sarrocchi quando usciva fuori per l'intervallo. Reo di aver abbandonato lo Spadoni in pescaia e di aver rubato più di 200 palline alla Villa
Gori, Matteo inizia a vedersi con un certo
Sandrone, formando la classica coppia del gatto e la volpe, o meglio di Carlo e Franco, nomi che i due sono soliti usare in intimità. Essi insieme rubano
apini, spaventapasseri e aprono svariate macchine al
Petriccio. Esce praticamente con tutte le
citte del bar,
senza venire mai scoperto e va a lavorare dal
Minucci, vincendo il premio elettricista più bello di viale
sclavo. Compra così una nuova macchina, una Punto, anch'essa di colore grigio, che battezza subito a
Castiglion della Pescaia colpendo in pieno un francese. La sua rinascita porta il nome di
Givvù, un gruppo che lo chiama soprattutto quando c'è da prendere la macchina per andare al
Vanilla, alla Vispa, a Riccione, al
Muzik, al Papillon, al
Bowling, all'outlet e ultimante anche al Granaio. Torna la serenità, Valentino vince il suo ottavo mondiale e la su nuova
citta fa dei salti sempre più alti quando è cavallo... Tanti auguri
Cecca!!!
Nella foto a fianco si può intravedere nello sfondo e attivo come sempre, anche l'altro festeggiato della settimana, che ha compiuto addirittura 21 anni!!!