Si è chiuso nel modo più romantico e avvincente uno dei più grandi scandali dell'era moderna. Accuse pesantissime erano state rivolte da alcuni anonimi lettori alla coppia Ganfini-Marsili, accusando quest'ultimo di tradimento. Sono stati giorni di terrore nella casa dei due fidanzati, misteriosi silenzi avvolgevano la loro storia, strane ombre sembravano calare su di loro, nella frenetica e cervellotica ricerca di colui o colei che aveva scritto tali messaggi. "Tossico che la chiappa per il culo, è cornuta da mo", "una tu amica sa delle corna", "guarda in faccia la realtà", "chiedili a chi dà la buonanotte in questi ultimi mesi", "era il nostro segreto, grillino mio!", le frasi più scottanti e imprevedibili apparse nell'arco di pochi giorni. Ma mai un piccolo indizio, una prova, una distrazione del personaggio che avevo messo in piedi tutto questo. "Mi comprometto" urlava il Sili da casa sua, in preda alla collera, ancora esterrefatto da quello che aveva appena letto. Ma si sa, l'amore in questi casi è più forte di tutto, più forte delle male voci, delle frasi compromettenti e dei vigliacchi (è un dato di fatto, non un giudizio personale) che nascondendosi dietro un comodo anonimato si divertono a rovinare i rapporti altrui.
"...quello che importa è ciò che ci lega, ciò che ci legherà sempre, e che non un bacio dato all'inizio di una storia tanto speciale e unica come questa potrà mai compromettere. Cari/e invidiosi basta così, tanto non ce la fate a dividerci..." E come direbbe Marco: Parole Sante! Brava Luisa!!!
E vissero tutti felici e contenti...
giovedì 26 febbraio 2009
venerdì 20 febbraio 2009
SHHH...SALUTE !
E tutti coloro che si aspettavano un tributo ai 21 anni di Carlotta, sperando in qualche altra foto di una certa categoria si dovranno arrendere. La nostra amica ha vissuto un anno di basso profilo, passato tra libri di economia, giratine su macchine veloci e costose, piccole vacanze a follonica, tavolini al papillon e al gallery e sporadiche apparizioni in campo durante le partite del Cus.
E' invece da sottolineare il completo impazzimento di Luisa Ganfini (che adesso mi dirà di cancellare il suo nome perché sennò il su babbo lo digita su google e finisce sempre in questo blog ma stavoltanonmiconvincitelodicoavanti), la quale, dopo aver visto che qualcuno si era firmato a nome suo, ha completamente perso il senno augurando al malcapitato imitatore di morire ammazzato, per poi ricevere le terribili offese di "spatica e sortunissima". Ma da dove proviene tutta questa rabbia? Che cosa ha provocato una reazione simile nella ragazza più stanca di vico alto?
Luisa era una ragazza per bene. Studiava, andava a ripetizioni di matematica, giocava a pallavolo e a tennis. La sua parabola discendente ebbe inizio quando, causa alcune amicizie sbagliate, cominciò a frequentare il bar dei cappuccini e nel giro di pochi mesi a giocare a biliardino. Essa cercava di insegnare un minimo di educazione alle bestie che giocavano insieme a lei riprendendole con un "shhh...salute" dopo alcune pesanti imprecazioni verso l'onnipotente e parenti. Fu tempo perso e piano piano anche lei prese a smadonnare a destra e a sinistra, quando non riusciva a giocare come voleva. Mostrò subito degli straordinari riflessi e un destro potentissimo, che ne fecero in breve tempo la migliore giocatrice del bar. In più, nel tempo libero, giocava alle macchinette. Il vizio del gioco la portò a perdere un capitale e fu costretta a comprare uno spray anti aggressione per difendersi dai creditori. Da vera bulletta di quartiere girava in motorino con il casco aperto, gli occhiali da sole e la sigaretta in bocca. Tutti la temevano e la rispettavano. Frequentando il bar scoprì anche l'amore, promettendo a se stessa che sarebbe riuscita far indossare una cintura al suo ragazzo. Ancora oggi, dopo diversi anni di tentativi, non è riuscita nell'impresa.
Per darsi un'aria ancora più imperiosa si è, nonostante il suo risaputo odio per gli animali, comprata un cane, che dopo appena pochi mesi di vita ha raggiunto dimensioni alquanto ambigue per un animale di quel genere, suscitando perplessità su cosa sia dato da mangiare a quella povera bestia. La sua indiscussa leadership viene meno quando, dopo essere bocciata all'esame di ammissione a medicina, viene colpita da una strana forma di stanchezza cronica che ancora oggi non le permette di vivere come tutti i ragazzi della sua età.
Che queste offese abbiano risvegliato in lei i poteri sopiti da tempo?
Eccola Luisa, durante una della fasi della malattia.
E' invece da sottolineare il completo impazzimento di Luisa Ganfini (che adesso mi dirà di cancellare il suo nome perché sennò il su babbo lo digita su google e finisce sempre in questo blog ma stavoltanonmiconvincitelodicoavanti), la quale, dopo aver visto che qualcuno si era firmato a nome suo, ha completamente perso il senno augurando al malcapitato imitatore di morire ammazzato, per poi ricevere le terribili offese di "spatica e sortunissima". Ma da dove proviene tutta questa rabbia? Che cosa ha provocato una reazione simile nella ragazza più stanca di vico alto?
Luisa era una ragazza per bene. Studiava, andava a ripetizioni di matematica, giocava a pallavolo e a tennis. La sua parabola discendente ebbe inizio quando, causa alcune amicizie sbagliate, cominciò a frequentare il bar dei cappuccini e nel giro di pochi mesi a giocare a biliardino. Essa cercava di insegnare un minimo di educazione alle bestie che giocavano insieme a lei riprendendole con un "shhh...salute" dopo alcune pesanti imprecazioni verso l'onnipotente e parenti. Fu tempo perso e piano piano anche lei prese a smadonnare a destra e a sinistra, quando non riusciva a giocare come voleva. Mostrò subito degli straordinari riflessi e un destro potentissimo, che ne fecero in breve tempo la migliore giocatrice del bar. In più, nel tempo libero, giocava alle macchinette. Il vizio del gioco la portò a perdere un capitale e fu costretta a comprare uno spray anti aggressione per difendersi dai creditori. Da vera bulletta di quartiere girava in motorino con il casco aperto, gli occhiali da sole e la sigaretta in bocca. Tutti la temevano e la rispettavano. Frequentando il bar scoprì anche l'amore, promettendo a se stessa che sarebbe riuscita far indossare una cintura al suo ragazzo. Ancora oggi, dopo diversi anni di tentativi, non è riuscita nell'impresa.
Per darsi un'aria ancora più imperiosa si è, nonostante il suo risaputo odio per gli animali, comprata un cane, che dopo appena pochi mesi di vita ha raggiunto dimensioni alquanto ambigue per un animale di quel genere, suscitando perplessità su cosa sia dato da mangiare a quella povera bestia. La sua indiscussa leadership viene meno quando, dopo essere bocciata all'esame di ammissione a medicina, viene colpita da una strana forma di stanchezza cronica che ancora oggi non le permette di vivere come tutti i ragazzi della sua età.
Che queste offese abbiano risvegliato in lei i poteri sopiti da tempo?
-Bartali sull'orlo del baratro. A un giorno dalla chiusura del sondaggio la sua esistenza è ancora in bilico.
-Al bar è sparita la foto del primo anno a follonica. Chiedo Vendetta.
Eccola Luisa, durante una della fasi della malattia.
martedì 10 febbraio 2009
ROSSI NEI GUAI
Alessandro Rossi, conosciuto dai più come Sandrone, è nei guai fino al collo. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, e che ha costretto il signor Blog a intervenire, è stata un *** cane lasciato nei commenti. Da ricordare come tempo fa allo stesso Sandrone era stato bloccato il blog per motivi pornografici. Essendo quindi recidivo la giustizia ordinaria, già sulle sue traccie da alcuni mesi, lo sta ricercando in tutta la provincia. La sua abitazione è stata messa sotto sequestro, il pc prelevato e portato in questura. Sono stati ritrovati proprio all'interno del suo computer documenti sottratti allo stato, migliaia di codici copiati dalle carte di credito, e tutti i possibili esami di ingegneria dei prossimi 5 anni. In pratica tutto quello che occorre per tirarlo nel culo al prossimo. Ma la favola bella di Sandrone è finita.
La polizia di Pian del Casone, aiutata dalle forze speciali giunte addirittura da Colle, è al lavoro e lo ha inserito tra i criminali più pericolosi in circolazione. E' in una lista insieme a Stronati, Battisti, Diabolik, il Branco, il Pacciani, quello che ha rubato il motorino a Luca, quello che ha rubato le biciclette a follonica, Lupin VI e Konan il detective, anche lui nei casini dopo numerosi scherzi telefonici usando la voce degli altri.
Il padre benzinaio è stato costretto a chiudere la propria attività e ad affittare ad un rumeno la cameretta di Alessandro, per tirare avanti. La madre impiegata è fuggita di casa. Il fratello maggiore ha ripreso a bucarsi. La famiglia Rossi è allo sbando più totale. Riuscirà il latitante Sandrone a risollevarsi e a sfuggire dalle mani della giustizia?
Rimaniamo in attesa nella speranza di buone notizie.
Quando Sandro aveva il mondo ai suoi piedi...
sabato 7 febbraio 2009
NON PUO' ESSERE VERO...
Gli eventi epici, i momenti storici, meritano di essere tramandati in eterno. Li puoi ricordare appuntandoli su un diario, immortalandoli in una fotografia, o semplicemente lasciandoli nella propria mente, pronti ad essere rispolverati al momento opportuno. Ieri si è verificato un evento di tale importanza. Lorenzo Bartali, per alcuni "Il Capitano", secondi fonti discretamente attendibili, era a cena al Muzik.
Calma, non chiudere la pagina, non staccare la spina del computer, non si tratta di un virus, non è uno scherzo, è la nuda e cruda verità.
Una cena di squadra, tanto è bastato al nostro amico per raggiungere l'edifico in località Rosia Alta, dove insieme ai suoi scudieri si è cimentato in una prelibatissima cenetta, condita da un ottimo vino, in un clima tipicamente ottocentesco che ci riporta alle vecchie trattorie toscane. Queste parole devono essere state le stesse che i suoi compagni di squadra devono aver usato per convincerlo a partecipare alla serata.
Quando invece si è ritrovato a sedere in una panca senza schienale ha capito che il sogno era diventato incubo. La gente beve dalle brocche con le cannucce, sale sui tavoli, si rovescia cocktail addosso, balla musica da discoteca anzichè Bon Jovi e cosa più grave di tutte, a fine cena uno si deve anche pagare il Montenegro. Per Lorenzo è stato troppo. I vicini giurano di averlo visto tornare a casa camminando all'indietro, tanto era stato forte lo shock.
Ma ascoltiamo un po' di testimonianze: "Quando l'ho visto non ci credevo, sono rimasta interdetta per una ventina di secondi" esordisce un'incredula Sarah Cambi "Così gli ho detto: ma quanto sei cambiato! e lui è come sparito nel nulla, incredibile". "Non era lui, non poteva essere lui, non voglio crederci", è un Dadde ancora tremante, sotto le coperte, con la febbre alta "Secondo me era solo un illusione ottica, sai, con tutte quelle luci. Non posso pensare di aver assistito in diretta a un fatto simile". Alessio Spadoni, anch'esso ieri sera presente al Muzik sembrerebbe aver visto Lorenzo in giro per il locale. "Gli ho detto gnamo si va a San Lorenzo a fa una bevuta! ma un c'è voluto venì, mai una volta, mai una volta...".
La nostra redazione rimane aperta, vista la straordinarietà della notizia, fino a tarda notte. Per qualsiasi altra piccola informazione contattateci senza timori. Grazie
Lorenzo, in una delle sue tipiche imitazioni.
Un saluto anche all'altro Bartali, che capitato per caso nel blog, se l'è letto tutto in mezz'ora..cose da matti!
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