giovedì 23 settembre 2010

SONETTO AL DOTTORE

Pubblichiamo, per chi non avesse avuto la sfortuna di leggerla dal vivo, l'opera realizzata in occasione della PRIMA laurea di Lorenzo Bartali.
Sottolineamo che in cantiere ce n'è una ancora più bella, a dir poco fantascientifica, già pronta per la laurea del Chellini!

Vimercate, 22/09/2010

Non so se questo sia un giorno speciale
ma di sicuro questa è poesia
come quella di un brutto maiale
che alla maiala dà dell'arpia!

oggi prendi la laurea
quella triennale s'intende
ti chiedon se conta qualcosa
rispondi baldante: meglio di niente!

stringi la mano con professione
a chi il cappello in testa ti mette
ma stai ben attento e guarda dentro
che c'è uno sciame di cavallette!

cantano per te i tuoi eroi
i gun's, mercury e Bon Jovi
il sogno finisce prestoloro vanno via
torna il nucci al basso
e il burrini alla batteria

l'hai visto in fondo all'aula?
c'era verga tra la folla
non ci credi,mi dai del pazzo?
l'ho sentito commentare
"Che tesi del cazzo!!!"

Insegnerai al liceo
al sarrocchi e al marconi
guarda le tue classi
in quinta c'è lo spadoni!

lascia agli altri la lode
gli onori e il successo
importante che il professore
riservato abbia il suo cesso

di te orgogliosa è ambra
conosciuta a studiar latino
stasera chiedile un regalo
fatti fare un bel...

boccaccio!, manzoni e dante
di loro libri ormai ne hai letti
ma spesso fai un sogno ricorrente
all'inferno tutti d'oro i gabinetti!

se vuoi un consiglio
lascia stare anche le scuole
Rifugiati in campagna
il vecchio bue, la vacca e un mulo
prendi la tua laurea e puliscitici il culo!



Firmata: GIOVANNI VERGA !

giovedì 16 settembre 2010

UN'ESTATE PARTICOLARE

Sono nato il primo di giugno, me lo ricordo, in un piovoso pomeriggio, ma di quelli che si rasserenano al tramonto e ti fanno vedere il sole rosso che va giù, mentre i nuvoloni neri sono ormai alle spalle. Non ho conosciuto i miei genitori, se ne sono andati (ironia della sorte) nello stesso week end, a poche ore l'uno dall'altro, tramortiti entrambi da una scarica elettrica.In questo esatto momento sono sul punto di morire, la mia compagna di vita mi osserva, disperata. Vedo che sta perdendo le forze anche lei, ma è forte, potrà farcela anche senza di me. Oggi è il 14 di ottobre. E' appena arrivata la prima ondata di freddo, e si è portata via di colpo la mia fantastica estate. Non potrò mai dimenticarla.
Erano i primi di luglio, in città si respirava un'aria torrida. Io e il mio migliore amico, conosciuto da tutti come Lo Scheggia, non ci perdevamo una serata, ci guardavamo intorno, ogni luce accesa significava un locale aperto e bevute sicure. Entravamo, bevevamo il più possibile e scappavamo sempre senza pagare. Spesso i proprietari ci inseguivano armati di ogni tipo di oggetto, o semplicemente ci avrebbero voluto solo mettere le mani addosso. Ci si nascondeva tra le piante e poi via da un'altra parte! Io e Lo scheggia eravamo davvero una bella coppia ma una sera successe qualcosa. La vidi, mentre sorseggiava un aperitivo in un parco e subito la feci notare al mio socio; "Lasciare stare quella, sai com'è soprannominata? La Tigre!". Decisi di lasciare perdere. Però la trovavo ovunque e la vedevo continuamente. Alla fine nemmeno ero sicuro che fosse sempre la stessa o una che le assomigliava! Un giorno mi feci avanti. Successe tutto in un attimo, e dopo mezz'ora già stavamo insieme. Era il 12 agosto e caspita, quante stelle caderono quella notte!!! Io e la "Tigre" ci muovevamo sempre insieme tra le insegne della città, pizzicando in giro vecchie conoscenze e nuovi amici. Nel frattempo Lo Scheggia se n'era andato. Da quando mi ero fidanzato beveva ancora di più e una sera un individuo possente gli aveva sferrato una manata talmente forte da mandarlo in coma. Dopo tre giorni di agonia ha detto addio. Anche io avevo ripreso a darci giù pesante e la Tigre, cazzo, beveva come un africano nel deserto anche lei! Una sera eravano tutti e due decisamente alticci e facemmo l'amore. Lei rimase incinta. Mi sembrava di volare, anzi, forse volavo davvero, libero nei cieli della città. Guardavo gli altri, laggiù, e mi sentivo felice. Sarei finalmente diventato padre!
Sono passati poco più di due mesi, sono qui, sento che sto diventando sempre più debole, non vivrò ancora per molto e mio figlio non mi conoscerà mai, esattamente come io con mio padre.
"Perché proprio a me amore?"
"Sei vecchio ormai, hai più di 120 giorni di vita."
"Ma non è giusto."
"Siamo Zanzare caro, siamo solo Zanzare...."


L'altro giorno ho letto che le zanzare a fine estate muoiono quasi tutte a causa del freddo. Lasciano le uova in luoghi sicuri e appena la temperatura ritorna calda, a fine primavera si schiudono. Mi è quasi dispiaciuto , in fondo anche una zanzara avrebbe diritto di passare un inverno al calduccio di un bar! E mi è venuta in mente questa storiella... Forse dovrei bere meno anch'io!Adesso quando mi gireranno intorno le guarderò con occhi più dolci, ma le schiaccierò con la stessa cattiveria!!!!

martedì 14 settembre 2010

MEMORIES

"La memoria non racconta la verità, fa sembrare sempre meglio il prima del poi... un passato mitico, che non tornerà". Che abbia veramente ragione il buon vecchio Max?

Si sente dire ormai un po' da tutti che "prima era meglio". Era meglio quando c'era Mussolini "che almeno si mangiava tutti, e non c'erano gli albanesi alla lizza", era meglio durante il boom economico italiano "Ah gli anni 60'", o durante il successivo decennio ribelle "Ah gli anni 70", per non parlare dei magnifici "Aaaahhhh gli anni 80'". Che poi dietro questi AH variopinti non si capisce mai cosa si nasconde, semplicemente era meglio, anzi, Ah, com'era meglio. Forse era veramente meglio (sempre che si possa dare un'idea di peggio e meglio), o semplicemente chi lo afferma ai tempi saltava la staccionata e giocava ancora a pallone, fumando un pacchetto di Marlboro rosse al giorno, mentre adesso è stempiato e "veloce che all'una e mezzo devo prende la mi figliola a scuola", e ci credo che era meglio!!!!


Poi ci sono quelli i nostalgici cronici, quelli che parlano di due anni fa come se fossero passati trent'anni "Ti ricordi il 2007? Che tempi ragazzi!" "Eh già ma perchè quando s'andava a scuola? E' passata una vita! Io mi ricordo da ragazzo avevo un motorino, un Energy mi pare, che faceva i 130 in salita". O quelli che per lustri interi hanno aspettato che la tecnologia li aiutasse e adesso la odiano. Sono quelli che :
"Che palle questi campi fangosi, non se ne può più, ma quando lo fanno il sintetico?"
E ora:
"Bah, i campi sintetici, quant'era meglio quando si giocava nel fango, che risate!"
oppure
"Per mandare una lettera alla mia ragazza a 200 km ci vuole tre mesi, con queste cazzo di poste" E poi:
"Internet, Facebook, le e-mail, tutta roba che ha rovinato il mondo, quanto era più romantico quando ci mandavamo le lettere!".
Morale dell favola: chi ci capisce è bravo!

Menomale che c'è ancora chi perde la memoria! Robbie Williams ad esempio non più di due giorni fa ha smesso di cantare davanti a 60.000 persone non ricordandosi il testo di una SUA canzone.


Siamo sulla buona strada!!!!