martedì 31 gennaio 2012

E CADE LA NEVE...


Ho dei ricordi di ripetuti risvegli mattutini in cui la più grande speranza era quella di guardare fuori dalla finestra e di vedere tutto bianco. Ma questo non succedeva mai. La giornata cominciava subito male. Perchè quando c'era la temperatura giusto per nevicare c'era sempre il sole, quando invece era nuvolo erano sempre quei cazzo di 6/7 gradi che non servivano a niente. E magari pioveva. Questo è ciò che mi ricordo dell'età adolescenziale.
Per quanto riguarda gli anni successivi gli ultimi ricordi di una nevicata sono:
- un weekend intero chiuso da solo in una casa in brianza con fuori mezzo metro di neve.
- un viaggio Milano-Siena con partenza alle 18.30 e arrivo alle 4.00 di mattina
- un avventura sulla Siena-Firenze innevata con ingresso a Certosa alle ore 12.00 e uscita disperata a Colle Nord alle 20.10
A queste speciali giornate oggi ne aggiungo un'altra. Partenza da Siena in treno alle ore 06.29 per andare al lavoro a Pistoia. Arrivo a Firenze alle ore 8.30 un'ora di ritardo. Annullate tutte le coincidenze possibili. Ritorno miracoloso a casa prima dell'ora di pranzo con l'unico treno per Siena partito in tutta la mattinata.

Ma c'è una giornata, in cui nevicò, e nevicò anche bene , di cui non mi scorderò mai.
C'è un periodo , a inizio 2005 , in cui mi appuntavo più o meno quello che succedeva a me, e un po' anche quello che mi succedeva intorno. In realtà l'idea del diario mi è sempre piaciuta, magari solo per rileggerlo dopo un po' di tempo o semplicemente per scrivere qualcosa che mi passava per il capo in quel momento. Ovviamente il diario all'epoca non durò più di 20 giorni , anche se poi dopo qualche anno ho ripreso in mano la cosa, e ancora oggi riesco ad appuntarmi qualcosina, anche se in modo molto più schematico di allora.
Fatto sta che proprio in quei giorni si verificò una bella nevicata , della quale riporto fedelmente quanto scritto da me quel giorno.

SIENA , 28/01/2005

Che giornata fantastica!! Appena aperta la finestra finalmente vedo subito i tetti bianchi e decido di andare a scuola a piedi. Chiamo il Chellini e gli dico di fermarsi davanti casa mia con il tram. Appena uscito di casa trovo lui, il Monaldi, il Vigni e l’Alberi ed insieme arriviamo a scuola. C’é un'aria più allegra stamani, quando è tutto bianco alla fine sono tutti più contenti, e vengo costretto dallo Spado, il Chella e Pippo a fare festa con loro, anche se io ero invece fortemente deciso ad entrare. Facciamo un salto al filusè e poi ai cappuccini, casa dello Spado, dove guardiamo prima Bagno Maria e poi un filmino. Il tutto tra una pallata di neve e una scazzottata prolungata sul divano. Il padrone di casa ci fa vedere tutte le pistole del su babbo mentre fuori la neve comincia ad attaccare in terra nel tripudio generale... Con il Chellini ci mettiamo a giocare con le carte con gli elicotteri, avete presente quelle con tutti i valori (potenza, cilindata, velocità) che andavano di moda qualche anno fa? Ma lo Spado si rifiuta "Ma via UNO-A Ma dai, ma che é, alle elementari ci si giocava, ma che é?!? Il Chellini e Pippo rischiano di rovesciare i vasini nelle mensole dello Spado che fa una faccia buffissima e impaurita... poi lo fo incazzare e mi fionda il giacchetto di sotto dalla finestra! Andiamo fuori e stiamo una mezzora buona a fare a pallate e ci diamo appuntamento alle 3 e mezzo del pomeriggio, giusto il tempo di tornare a casa a mangiare un boccone e guardare su canale 3 il Masoni nell'inmancabile tour cittadino per farci vedere quanta neve c'è a giro! Arriviamo per primi io e Daniele ed entriamo subito in casa Fusai, ormai diventata più un bar che un'abitazione. Infatti dopo poco arrivano lo Spado, il Chellini e Pippo il quale entrando con i doposci pieni di neve le insudicia senza troppa premura il pavimento di camera. Il Carfora si mette a discutere con Francesca per qualche stronzata (basta con queste tredicienni!!) e rimaniamo noi tranquillamente a giro per la casa . Ma la figura di merda é in agguato: stavamo infatti per uscire quando entra in casa il su babbo... "Buonasera"!! Non so cosa l'abbia fermato dal cacciarci tutti! Mi metto i doposcì che mi sono portato e facciamo un po’ a pallate anche con Giulia. Il Chella si oppone a prendere lo slittino sostenendo che non è accessibile ed è coperto da un sacco di scaffali. Infatti appena Pippo prova a tirarlo fuori ci riesce al primo tentativo.. Dai racconti del Chellini mi aspettavo fosse più piccolo e invece é un buon slittino per davvero!! Lo collaudiamo in una stradina davanti casa. Vanno il Chella e Pippo e si ribaltano alla grande... Si va poi io e lo Spado.. Si fa una quindicina di metri e ci si cappotta.. Si sta in terra a ridere qualcosa come 5 minuti prima di ritrovare la forza di mettersi in cammino. Andiamo al bar e quindi a Custoza dove ci cimentiamo con la prima discesa, anche se in realtà era un rampa di scale!! Quindi a ogni scalino lo slittino sballottolava dando dei bei colpi alla schiena.. lo Spado , utilizzato con test per la discesa per poco non s’ammazza. Sia sugli scalini sia poco quando calcola male una discesa e finisce addosso ad un albero! Ci spostiamo di nuovo, facciamo altre discese e chiudiamo con la discesona dietro a scuola. Lo Spado viene costretto nel viaggio di ritorno a portare lo slittino appresso e solo per un po’ di lavoro fa un mucchio di storie. Ma il meglio si verifica quando con il Chellini ci si mette a fare gli angeli sulla neve, lo Spado butta lo slittino in terra e lo abbandona allontanandosi scuotendo la testa.. scena fantastica! Torniamo al bar, compro le sigarette allo Spado, faccio due chiacchiere con Giulia, gli tiro due pallate e torno a casa con Pippo. Una volta al caldo mando un mex a Erica , anche se è quattro mesi non ci parlo!! "Potevi venì oggi, ci siamo divertiti !" Aggiungo poi che sto solo provando a fare due chiacchiere e se lei non vuole non la posso obbligare. Mi risponde solo che non passava il tram per venire. Alla fine le chiedo se le andasse di ricominciare a parlarsi. La risposta é ciò che mi immaginavo "Io ci farei anche pace con te però se si torna amici Riccardo mi lascia quindi mi limito a non fare l’incazzata visto che frequento il bar " La cosa mi lascia di stucco, ma é possibile che sia cosa stupida! "E ti sembra una cosa intelligente?" "Non molto forse ma sono troppo affezionata a Riccardo" . Alla fine le dico che la capisco.. anche se non è vero! Buonanotte!!

MORALE DELLA FAVOLA:

1) Dopo 7 anni ho sempre un ricordo spensierato , felice e divertente di quel pomeriggio innevato... quindi posso solo ringraziarvi!!!

2) Erica, potevi venì a fa a pallate!!

BONA!!

lunedì 2 gennaio 2012

UN CAPODANNO D'ALTRI TEMPI

Benvenuti nel 2012!!!

Non ho intenzione di raccontare il nostro capodanno per filo e per segno, voglio solo farvi partecipi di una situazione venuta a verificarsi in un preciso momento nell'arco della nottata, che rappresenta un po' lo specchio di tutto quello che ci è capitato.

Firenze, ore 06.10 del mattino.

Alessandro Rossi e il sottoscritto sono sdraiati all'interno di un condominio sugli scalini tra il piano terra e il piano primo. Riaccompagnati da un pulmino di 20 persone dalla festa allo stadio sono stati presi da un attacco allucinante di freddo e si sono rifugiati dentro un condominio, la cui porta d'ingresso era divinamente aperta. Dopo un vano tentativo di dormire in piedi dentro l'ascensore i due hanno optato per una soluzione comodissima, provare a dormire sdraiati in orizzontale per le scale.

Stesso orario , stazione di Firenze Campo di Marte

Francesco Gagliardi reduce da una sbornia impegnativa e Andrea Barabuffi sono riusciti successivamente anche loro a prendere una navetta e a farsi portare alla stazione. Subito chiamano i già citati Rossi e Gualtieri , senza ricevere risposta, i due stanno infatti dormendo dentro il portone di prima. Viene constatato che il primo treno per Siena sarebbe passato dopo circa 3 ore. Chino per sopperire a una crisi di fame decide di prendere un panino da un distributore automatico: un misto di gomma e formaggio scaduto da un paio d'anni, per di più gelido. Come un cazzotto nello stomaco, che peggiorerà ultieriormente il suo stato fisico.

Stesso orario , Fiesole

Matteo Ceccarelli, dopo essere riscito a perdere qualcosa come quattro navette è rimasto da solo fuori da un castello in cima a una collina con una temperatura tra i -10 e gli 0 gradi. Non passerà più nessuna navetta e i taxi non hanno nessuna intenzione di arrivare fin lassù. Scene da bear grylls. "Come sopravvivere nell'ostile fiesole una notte al freddo, dopo aver mangiato e bevuto come un maiale". Si accende un falò, riduna dei seguaci, ha ancora la forza per brasare un'altra pochina di fica. Complimenti al Cecca, un essere umano sarebbe morto di freddo!

Per la cronaca alla fine tutti sono tornati a casa. Grazie all'utilizzo di
A) Navette
B) Gambe
C) Tram
D) Taxi
E) Treni
F) Jeep

L'importante è dare lavoro a tutti!!!

AUGURI!!!!!!!!