domenica 28 ottobre 2007

CAPITOLO 3: MARCO

Non è per cattiveria ma mi sembra giusto descrivere i clienti del bar partendo dal più anziano (dopo lo Spadoni). Esso è Marco Lorenzini, Marcooo per gli amici. Marco nasce a Siena a fine anni '80 e va a vivere in una umile dimora situata chiaramente a scacciapensieri nonostante lui stesso continui ad affermare di vivere in una zona limitrofa tra non si sa bene cosa. Trascorre la sua infanzia in Piazza d'armi, cercando fortuna come calciatore sia come ciclista fino a quando il raggiungimento del quattordicesimo anno di età e il conseguente uso del motorino spegne in lui ogni pulsione vitale ed inizia ufficialmente la sua vecchiaia. Dopo alcuni anni passati in compagnia del Vigni e del Monaldi conosce una donna, una certa Serena, la quale perde letteralmente la testa per lui, ma Marco è un uomo di sani principi e non cade nelle sue provocazioni e per allontanarla definitivamente decide di tagliarsi i suoi capelli fluenti per passare a una pettinatura che resterà tale per anni come da contratto con il barbiere di fiducia. Conosce poi Giulia ed Alessandra e per lui inizia una nuova vita, rappresentata dall'appuntamento alle ore 17 alle scalette. Raggiunge il record di 62 vasche in un solo pomeriggio e viene bocciato a scuola. E' il momento più duro per la giovinezza di Marcooo costretto a lavorare in una fabbrica di pellicce. La sua abnegazione nel lavoro provocherà sul suo corpo strani effetti collaterali, tra i più evidenti la nascita di peli non omogenei in strane partii del corpo, soprattuto sulla schiena. Si trasferisce nel frattempo dal bagno Pineta alla spiaggia libera di Pratoranieri e pur con diffidenza trova la sua dimensione ideale in un bar sconosciuto ai più, quello dei cappuccini. In lui sorgono diverse personalità causa il continuo tapparsi di una vena; la sua vita è adesso condizionata da momenti di assoluta pazzia, distrugge un appartamento a follonica, colpisce Erica con una pallonata do 80 metri e prende a calci più volte il mio motorino e quello del Chellini in preda alla collera più totale. Inizia a seguire costantemente il Siena arrivando allo stadio alle prime luci dell'alba e costringendo suo padre a condurlo nelle trasferte più insidiose. Uomo molto coerente, tra le sue frasi più decise possiamo ricordare "Non giocherò mai a carte" "Non vengo in casa con voi perché almeno sono sicuro che la cauzione me la ridanno" e tante altre baggianate. Il dj Enzino Iannese fa riemergere in lui antiche energie e si ricorda di quando era il vocalist di una discoteca cult della città chiusa per spaccio di puntate dei Simpson: il "Viale Bracci Sound". Ormai prossimo alla pensione ha deciso di intraprendere la carriera universitaria dopo essersi miracolosamente diplomato. Il resto ha da venire...

A sinistra Marco premiato da uno dei suoi idioli: Michele Mignani
A destra in uno di quei momenti di follia di cui vi avevo parlato


13 commenti:

Anonimo ha detto...

chelsea merda

Anonimo ha detto...

chelsea merda sì

Anonimo ha detto...

chi è questo pelato!

Anonimo ha detto...

se scopro chi ha scritto questo io.... io... io... GLI STRINGO LA MANO!!!!!

Anonimo ha detto...

Marcoooooooooooo ti voglio tnato bene:))

Anonimo ha detto...

sei un prete

Anonimo ha detto...

un frate francescano direi..

Anonimo ha detto...

sembri un merlo spennato

Anonimo ha detto...

pelatino,pelatino

daniele ha detto...

è stata tutta colpa sua,è lui che mi ha attaccato la sindrome del tappo della vena...vi prego uccidetelo

Anonimo ha detto...

ha ragione daniele. è unico nella sua specie, ma va ammazzato per il bene dei ragazzi calmi come il chino e il cecca!

Anonimo ha detto...

non ti preoccupare io ho la soluzione per te!! ma per la foresta sul corpo non c'è soluzione....

Anonimo ha detto...

sembri lo sparviero di rivombrosa con quella maschera