giovedì 29 gennaio 2009

DON'T STOP THE "MUZIK"

Ad ormai una settimana dalla serata al Muzik è giunto il momento, a freddo, di ripercorrere la serata con la maggiore calma e lucidità possibile. Il buon A.S., ad esempio, preoccupato dalla scarsa qualità del cibo si rifà con il vino e con varie bevute. Diventa ben presto molesto. Insieme al Ceccarelli si spaccia per un giocatore del Siena, facendosi pure offrire da bere, poi fa franella con una ricciola al piano di sopra e pochi minuti dopo con una bionda al piano di sotto. La ricciola perde la testa e si scaglia contro il nostro amico. Per calmare la situazione è indispensabile l'intervento del buttafuori. Nel viaggio di ritorno verso casa insieme a Daniele si imbatte in un napoletano che si era da poco ribaltato in un fosso con la macchina. Il ragazzo è illeso al bordo della strada, mentre la macchina è in un dirupo. Non ci è dato sapere quale forza maligna costringa A.S. ad avventurarsi giù per la scarpata per andare a spengere i fari della macchina, rimasti accesi dopo l'incidente. Tornerà in su dopo molto tempo, pieno di graffi, per essersi impigliato nei rovi, e di fango, per essersi ribaltato varie volte nei suoi tentativi da alpinista notturno. Da segnalare come il giorno successivo mi si sia presentato a casa con la stessa camicia.
Della serata al Muzik ricorderò con piacere quella pora citta a cui ho tirato un frontino avendola scambiata per Sarah, quel Robertino che dall'alto del suo metro e venti faceva rutti in faccia a Marco al grido di "Ti spettino!", il Rossi che ha appoggiato un bicchiere di vino sopra alla testa del Cecca (vi lascio immaginare il risultato) e il mio amico Chellini, il quale forte del suo gilet nero, mi ha cortesemente riportato a casa.
Infine tanti auguri a Giulia, l'unica vera festeggiata della serata... Alla prossima!

venerdì 16 gennaio 2009

FIGLI DI PUTTANA

Dopo le vivaci minacce di Sandrone (di cui mi verrebbe da menzionare la madre apostrofandola in modo poco garbato) torno a scrivere sul blog di un bar sempre più alla rovina. E proprio sulla rovina di tale struttura vorrei soffermare la vostra attenzione, soprattutto dopo l'ennesima opera distruttiva di sabato scorso. Da dove proviene tanta rabbia? Quando è cominciato tutto questo? Procediamo con ordine:
-E' un caldo pomeriggio d'estate e per ingannare la noia viene creata in via della pergola una porta, con l'ausilio di due sedie usate come pali. Ad un certo punto un terrificante destro di Spadoni colpisce una sedia tranciandoli le gambe. E' il panico. Tutti si guardano intorno alla ricerca di una soluzione, impauriti dalla collera che il barista avrebbe manifestato da lì a poco, finché una brillante idea risolse la problematica situazione "Lanciamola di sopra". Fu l'inizio della fine. La stessa sorte toccò a bicchieri integri con bevuta incorporata, bicchieri rotti scivolati da mani poco ferme e molte altre seggiole.
-E' un sabato invernale e decisamente freddo. Va di moda dare fuoco alla roba. Lo Spado (ancora lui), coadiuvato dal Bartali e dal sottoscritto, si avvicina a un ombrellone con accendino in mano "Tanto non prende", esclamava sicuro di . La serata si conclude con i tre saltellanti sull'ombrellone in fiamme. Una volta spento fu tristemente attraventato in un cassonetto.
-Compleanno di Daniele, serata "calda". Al ritorno il festeggiato vomita in prossimità della ringhiera, suscitando il disgusto di Elida la mattina dopo. Inoltre viene ribaltato il biliardino e le tavole con scritto pizzeria vengono sradicate e appese alla saracinesca. Il barista impaurì tutti, spiegando che le sue telecamere avevano visto tutto e che presto sarebbe stata fatta giustizia. Sembra impossibile che quei malviventi possano ancora scorrazzare a piede libero.
-Altra serata di noia. Un gruppo di ragazzi entra in un giardino appropriandosi di alcuni frutti. I danni di tale serata sono ancora visibili sopra la cassetta della posta, dato che nessuno si è ancora preoccupato di pulire.
-In quest'ultimo periodo il biliardino viene pian piano smantellato; spariscono nell'ordine le palline, (alcune bloccate dai giornali, altre lanciate in qualche giardino), i segnapunti rossi, i segnapunti blu e infine i portacenere. Voci di corridoio narrano che anche per i giocatori le ore siano contate.
-Sabato la ciliegina sulla torta. Il numero civico 108 viene tolto e portato via. Da segnalare come la gente si presenti direttamente con il cacciavite in tasca, aggiungendo così l'aggravante di premeditazione quando verrà scoperta. In più uno striscione preso in prestito a Follonica l'anno scorso con su scritto "No al cogeneratore" è stato esposto di fronte all'entrata, in segno di sfida.

E questo è solo l'inizio...

mercoledì 7 gennaio 2009

NON T'ARRABBIARE !!!

"Tanti auguri Chino, e Non t'arrabbiare". Gli ho mandato questo messaggio, con chiaro riferimento a quel maledetto gioco da tavolo, sperando comprendesse. Non c'è stato niente da fare! "E chi s'arrabbia" M'ha risposto. Il rincoglionimento è giunto al suo stadio finale, proprio nel giorno del suo ventunesimo compleanno. Dopo aver perso la battaglia con la pubalgia e soprattutto quella di ribellarsi nella vita sentimentale, si è lasciato andare e si è lanciato senza timore sulle droghe pesanti. In molti giurano di averlo visto parlare coi gabbiani, correre nudo per le vie del centro di Cecina e rimanere sveglio per nottate intere, a causa dei suoi coinquilini che si versano addosso il caffè bollente alle 4 di mattina. L'impresa di recuperarlo è ardua e probabilmente, persa in partenza. Non ci resta che auguarargli tanti auguri per 21 anni pieni di vita e di sbornie!!! Sbornie con le quali dovrebbe invece chiudere i ponti lo Spadoni, che dopo aver aggiunto alla sua compagnia della "Bevuta facile" un certo Jason, ha compiuto tra lo stupore generale 22 anni, iniziando anche a mostrare qualche capello bianco. Auguri quindi anche al buon Spado!
Vorrei inoltre calmare gli animi tra il focoso Sandrone e la pepata Erica, protagonisti di un acceso diverbio nel post precedente. Rossi, in effetti non hai tutti i torti, però se ora ti dice "prepara la pasta te la prossima volta! ti sta bene!". Erica, io non c'ero, ci so poco e non posso giudicare, però un pochino, ma pochino pochino, hai rotto le palle (in amicizia eh)!!!" E non t'arrabbiare nemmeno te!




Ecco a fianco la versione originale del diabolico gioco, inventato nel tredicesimo secolo dal tedesco Josef Friedrich Schmidt.