Sono nato il primo di giugno, me lo ricordo, in un piovoso pomeriggio, ma di quelli che si rasserenano al tramonto e ti fanno vedere il sole rosso che va giù, mentre i nuvoloni neri sono ormai alle spalle. Non ho conosciuto i miei genitori, se ne sono andati (ironia della sorte) nello stesso week end, a poche ore l'uno dall'altro, tramortiti entrambi da una scarica elettrica.In questo esatto momento sono sul punto di morire, la mia compagna di vita mi osserva, disperata. Vedo che sta perdendo le forze anche lei, ma è forte, potrà farcela anche senza di me. Oggi è il 14 di ottobre. E' appena arrivata la prima ondata di freddo, e si è portata via di colpo la mia fantastica estate. Non potrò mai dimenticarla.
Erano i primi di luglio, in città si respirava un'aria torrida. Io e il mio migliore amico, conosciuto da tutti come Lo Scheggia, non ci perdevamo una serata, ci guardavamo intorno, ogni luce accesa significava un locale aperto e bevute sicure. Entravamo, bevevamo il più possibile e scappavamo sempre senza pagare. Spesso i proprietari ci inseguivano armati di ogni tipo di oggetto, o semplicemente ci avrebbero voluto solo mettere le mani addosso. Ci si nascondeva tra le piante e poi via da un'altra parte! Io e Lo scheggia eravamo davvero una bella coppia ma una sera successe qualcosa. La vidi, mentre sorseggiava un aperitivo in un parco e subito la feci notare al mio socio; "Lasciare stare quella, sai com'è soprannominata? La Tigre!". Decisi di lasciare perdere. Però la trovavo ovunque e la vedevo continuamente. Alla fine nemmeno ero sicuro che fosse sempre la stessa o una che le assomigliava! Un giorno mi feci avanti. Successe tutto in un attimo, e dopo mezz'ora già stavamo insieme. Era il 12 agosto e caspita, quante stelle caderono quella notte!!! Io e la "Tigre" ci muovevamo sempre insieme tra le insegne della città, pizzicando in giro vecchie conoscenze e nuovi amici. Nel frattempo Lo Scheggia se n'era andato. Da quando mi ero fidanzato beveva ancora di più e una sera un individuo possente gli aveva sferrato una manata talmente forte da mandarlo in coma. Dopo tre giorni di agonia ha detto addio. Anche io avevo ripreso a darci giù pesante e la Tigre, cazzo, beveva come un africano nel deserto anche lei! Una sera eravano tutti e due decisamente alticci e facemmo l'amore. Lei rimase incinta. Mi sembrava di volare, anzi, forse volavo davvero, libero nei cieli della città. Guardavo gli altri, laggiù, e mi sentivo felice. Sarei finalmente diventato padre!
Sono passati poco più di due mesi, sono qui, sento che sto diventando sempre più debole, non vivrò ancora per molto e mio figlio non mi conoscerà mai, esattamente come io con mio padre.
"Perché proprio a me amore?"
"Sei vecchio ormai, hai più di 120 giorni di vita."
"Ma non è giusto."
"Siamo Zanzare caro, siamo solo Zanzare...."
L'altro giorno ho letto che le zanzare a fine estate muoiono quasi tutte a causa del freddo. Lasciano le uova in luoghi sicuri e appena la temperatura ritorna calda, a fine primavera si schiudono. Mi è quasi dispiaciuto , in fondo anche una zanzara avrebbe diritto di passare un inverno al calduccio di un bar! E mi è venuta in mente questa storiella... Forse dovrei bere meno anch'io!Adesso quando mi gireranno intorno le guarderò con occhi più dolci, ma le schiaccierò con la stessa cattiveria!!!!
Erano i primi di luglio, in città si respirava un'aria torrida. Io e il mio migliore amico, conosciuto da tutti come Lo Scheggia, non ci perdevamo una serata, ci guardavamo intorno, ogni luce accesa significava un locale aperto e bevute sicure. Entravamo, bevevamo il più possibile e scappavamo sempre senza pagare. Spesso i proprietari ci inseguivano armati di ogni tipo di oggetto, o semplicemente ci avrebbero voluto solo mettere le mani addosso. Ci si nascondeva tra le piante e poi via da un'altra parte! Io e Lo scheggia eravamo davvero una bella coppia ma una sera successe qualcosa. La vidi, mentre sorseggiava un aperitivo in un parco e subito la feci notare al mio socio; "Lasciare stare quella, sai com'è soprannominata? La Tigre!". Decisi di lasciare perdere. Però la trovavo ovunque e la vedevo continuamente. Alla fine nemmeno ero sicuro che fosse sempre la stessa o una che le assomigliava! Un giorno mi feci avanti. Successe tutto in un attimo, e dopo mezz'ora già stavamo insieme. Era il 12 agosto e caspita, quante stelle caderono quella notte!!! Io e la "Tigre" ci muovevamo sempre insieme tra le insegne della città, pizzicando in giro vecchie conoscenze e nuovi amici. Nel frattempo Lo Scheggia se n'era andato. Da quando mi ero fidanzato beveva ancora di più e una sera un individuo possente gli aveva sferrato una manata talmente forte da mandarlo in coma. Dopo tre giorni di agonia ha detto addio. Anche io avevo ripreso a darci giù pesante e la Tigre, cazzo, beveva come un africano nel deserto anche lei! Una sera eravano tutti e due decisamente alticci e facemmo l'amore. Lei rimase incinta. Mi sembrava di volare, anzi, forse volavo davvero, libero nei cieli della città. Guardavo gli altri, laggiù, e mi sentivo felice. Sarei finalmente diventato padre!
Sono passati poco più di due mesi, sono qui, sento che sto diventando sempre più debole, non vivrò ancora per molto e mio figlio non mi conoscerà mai, esattamente come io con mio padre.
"Perché proprio a me amore?"
"Sei vecchio ormai, hai più di 120 giorni di vita."
"Ma non è giusto."
"Siamo Zanzare caro, siamo solo Zanzare...."
L'altro giorno ho letto che le zanzare a fine estate muoiono quasi tutte a causa del freddo. Lasciano le uova in luoghi sicuri e appena la temperatura ritorna calda, a fine primavera si schiudono. Mi è quasi dispiaciuto , in fondo anche una zanzara avrebbe diritto di passare un inverno al calduccio di un bar! E mi è venuta in mente questa storiella... Forse dovrei bere meno anch'io!Adesso quando mi gireranno intorno le guarderò con occhi più dolci, ma le schiaccierò con la stessa cattiveria!!!!
4 commenti:
mi sono commosso... l'unico mio dubbio è caduto sul 'caderono'...
non ci sono più le zanzare d'una volta
Bella buffo...
caderono... chissà perchè mi suonava così bene!
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