Una parola , una semplice e crudele parola. Squalificati. Un sentimento di tristezza, amarezza e incazzatura.
Riepiloghiamo le tappe che hanno portato ad un tale drastico provvedimento.
Lunedì 20 Maggio , Ore 22.00
La partita dei quarti di finale tra Cappuccini e Vagliagli si è conclusa da poco, in uno spogliatoio si canta e si festeggia. Nell'altro gli sconfitti, venuti a conoscenza del fatto che Chino è tesserato in C2 si mobilitano subito.
Ore 22.15
Alcuni delegati dell'Arbia si recano da Luca, uno degli organizzatori , andando a chiedere spiegazioni sulla presenza di Gagliardi sul terreno di gioco.
Ore 22.30
Luca chiama a se Barabuffi , capitano dei Cappuccini. Dopo una chiacchierata di qualche minuto il Bara rientra negli spogliatoi, chiedendo a Chino quante partite avesse giocato in stagione. Cioè 5 presenze nel 2010 e 0 presenze nel 2011.
Ore 00.00
I giocatori dell'Arbia, rientrati nelle loro abitazioni , non perdono tempo e si mettono a cercare informazioni su internet , alla ricerca di qualche spunto necessario per poter fare ricorso.
Ore 01.00
Di Renzone, giocatore dell'Arbia, telefona a Luca nel cuore della notte e presenta ricorso. La ricerca sulla rete sembra aver dato i suoi frutti.
Martedì 21 Maggio
Dalle ore 12 alle ore 18
Inizia il tam - tam di telefonate tra i giocatori dell'Arbia e Luca. Per tutto l'arco della giornata è un susseguirsi di cellulari che squillano, con il dichiarato obiettivo della vittoria a tavolino.
Ore 19.00
Barabuffi , ormai rassegnato , dichiara ai microfoni: "Sto solo aspettando l'ufficialità della nostra squalifica, comunque stasera proverò a parlare con Luca".
Ore 22.30
La seconda giornata di quarti di finale si conclude. Barabuffi intavola una trattativa con i tre organizzatori del torneo.
Ore 00.00
Riunione segreta nelle stanze di Vagliagli. Nell'arco della nottata si attende un comunicato.
Mercoledì 22 Maggio
Barabuffi invia un messaggio ai suoi compagni nel quale comunica l'ufficialità dell'esclusione dal torneo di Vagliagli della squadra dei Cappuccini. A giocare la semifinale sarà l'Arbia.
Finisce così uno dei tornei più incredibili che la storia recente ci abbia visto protagonisti. Non vogliamo discutere sul fatto che il regolamento sia giusto o meno. Non ci interessa.
Abbiamo fatto giocare in porta, e sottolineo IN PORTA, un difensore tesserato in una squadra di C2, che dall'inizio dell'anno 2011 non ha avuto nemmeno la soddisfazione di giocare una partita in prima squadra. Gli è stato tolto anche il minimo gusto di fare un torneino a cinque a vagliagli, dove l'unico obiettivo dovrebbe essere quello di divertirsi. Vincere , nei torneini come nei professionisti, aiuta senza dubbio a divertirsi. Vincere così , aggrappandosi a una motivazione simile, è da vigliacchi e umanamente squallido. Dite pure che le regole sono regole e bla bla bla. Non si vincono soldi, anzi , il maggiore guadagno che possiamo avere è tornare a casa contenti. Paghiamo tutto di tasca nostra , iscrizione, benzina , cene fuori. Lo fa chi gioca, lo ha fatto chi ci è venuto a vedere e a sostenere. Tutto nasce dalla voglia di stare insieme. E noi ce l'eravamo meritata un'altra serata insieme , ci eravamo meritati la nostra semifinale. Si può vincere con il cuore e l'onore , si può perdere con dignità e a testa alta. C'è chi ha perso di vista entrambe le cose.
Non siamo migliori, siamo semplicemente diversi.
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