Di Beppe Severgnini
"...Tempo fa ho scritto che George Harrison era il mediano dei Beatles. Mediano geniale (non ci avrebbe regalato “Something” e “Here Comes the Sun”). Ma, comunque, un mediano. La mezzala destra era Paul McCartney. L’ala sinistra, senza dubbio, John Lennon. E con due così là davanti, i Fab Four potevano permettersi di tenere in squadra anche Ringo Starr, il Sorondo della situazione. Il ragionamento, se ci pensate, si può estendere a famiglie, uffici , coppie , redazioni, associazioni e circoli ricreativi. Osserviamo chi ci sta vicino , e cerchiamo di scoprire quale numero invisibile porta sulla schiena. E quando parlo di numeri di magli , divento un conservatore: 1 per me è il portiere, 2 il terzino destro, 3 il terzino sinistro, 4 il mediano, 5 lo stopper, 6 il libero e così via. Vedere un centravanti col numero 32 mi provoca l'orticaria. A meno che sia Bobo Vieri, naturalmente. Il quale- se continua a giocare e a segnare così – può scendere il campo anche indossando il codice fiscale. Avanti, dunque. Chi sono i portieri tra noi? Io li riconosco, e li stimo. Sono donne, due volte su tre. Persone rassicuranti che domano i caratteri più bellicosi. Mentre davanti a loro va in scena il caos, tengono la posizione. In famiglia, sorridono e consolano. Sul lavoro, consigliano e proteggono. All’università, tranquilizzano prima degli esami. Se avete un portiere nella vostra vita, tenetelo caro. Certi rigori della sorte non li parerà nemmeno lei/lui, ma una partita non è fatta solo di rigori. Il terzino destro è un animale completamente diverso. Salvo eccezioni, si tratta di persone senza particolari guizzi ( ma ricordate il gol di Tarcisio Burgnich in Italia-Germania del 1970). Hanno caratteri ruvidi e introversi , e da principio possono non piacere. I terzini destri sono uomini , di solito. Se trovano una donna-ala sinistra, la marcano stretta per tutta la vita, e sono felici. I terzini sinistri, un tempo, venivano detti “fluidificanti”. Il vocabolo è orrendo – chimico-idraulico, mal s’adatta a giocatori come Facchetti, Cabrini e Maldini – ma rende l’idea. Il terzino sinistro non si rivela subito: scatta quando meno ve l’aspettate. Voi gridate “Ehi, ricorda che sei un terzino!”. Ma lui è già al galoppo verso un viaggio o un’ avventura, ha già presentato una lettera di dimissioni, sposato una ragazza conosciuta il mese prima. Il personaggio non è prevedibile, ed è sentimentalmente agitato. Un tempo si diceva “Corre la cavallina”. Oggi si dice: “Corre come un terzino sinistro.” Il mediano porta il numero 4, ed è un personaggio fantastico. Se ne sono occupati gli scrittori (Soriano) e i cantanti (Ligabue), ma non tutti capiscono la poesia del ruolo. Il mediano detta i tempi, in campo come nella vita. E’ un buon amante, un ottimo papà, un amico affidabile: le compagnie, con un centroavanti, si divertono; ma, senza un mediano, si sfasciano. Nelle aziende, il mediano diventa responsabile della produzione. Nei giornali, viene promosso capo redattore. In una missione spaziale, gli chiedono di badare alla navicella mentre gli altri scendono sulla luna. E lui sta là, e sorride. Siamo allo stopper, maglia numero 5. Ottimi stopper sono certe fidanzate: cerchi di andar via, e ti stendono (al massimo, ti permettono un colpo di testa). Stopper storicamente efficaci sono alcune madri. Non lasciano che i figli si sgancino; piuttosto li cinturano quando l’arbitro non vede. Uno stopper esiste in ogni azienda. Quando tutti si entusiasmano e fuggono in avanti, lui grida “Attenti al contropiede.” Se gli avessero dato retta, durante il boom della “new economy”, avremmo evitato molti guai. Infine, il libero. Il numero 6 è un personaggio singolare, perchè deve intervenire dopo che tutti gli altri hanno sbagliato. Il ruolo può sembrare ingrato, ma il vero libero agisce per vocazione. Gli americani lo chiamano “troubleshooter”, ed è fondamentale in qualsiasi organizzazione. Ogni direttore di giornale, se è bravo, deve individuare il libero in redazione, e affidargli un compito che sta tra il confessore e l’agente segreto, l’infermiere e il mediatore, l’esploratore e il killer gentile. Qui ci fermiamo. All’attacco, penseremo la prossima volta...."
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