lunedì 26 dicembre 2011

E NATALE AL PAPILLON !

Si conclude così , in un papillon strapieno, il giorno di Natale.
Osservando attentamente le gesta dei miei compagni di serata ho deciso di fare una chiara distinzione tra i più importanti tipi di franella, in cui alcuni di essi si cimentano in modo ripetuto a abbastanza scandaloso.

Le "Franelline". Solitamente quando si parla di franelline la discussione è solita iniziare con una domanda del tipo "che hai fatto le franelline?". La frase viene pronunciata con una voce tendente al frocio ( non farete fatica a immaginarla), come a rendere più fanciullesca la cosa. La franellina viene fatta con una conoscente, ma anche con un amica, spesso con la ex, in un quarto d'ora di follia di cui pentirsi la notte intera. La franellina è molto sobria , anche senza toccare, e viene preceduta da una lunga chiacchierata. Se il tutto accade con un'amica, o comunque con una conoscente, sono necessarie le mezzore di parole superflue, se invece ci troviamo con una vecchia fiamma assisteremo a strani sguardi tra i due, risatine e qualche pungente battuta. In entrambi i casi è chiara e notevole la inutile perdita di tempo.
La "Franella Pesa", tipica da discotecaro. Ci sono due modi di mettere in atto la franella pesa. Il primo è : entri nel mezzo, sei sei con un amico meglio, perchè dai l'idea per almeno 20 secondi che potresti essere lì per ballare, se invece arrivi da solo si capisce fin da subito che sei lì per fare di tutto, a parte ballare! Se hai un bicchiere in mano ti casca mezzo addosso, ma intanto se già appollaiato dietro la schiena di qualcuna. C'è chi chiede addirittura il nome, o l'età, o dove va a scuola, come per educazione, come se gli interessasse, e poi le infila la lingua in bocca con una prepotenza fuori dal normale. I primi 10 secondi lei rischia di morire soffocata.
Poi si riprende. La gente intorno si allontana. Lui si butta l'altra metà di bevuta addosso. La scena dura fino a che lui non le dice, come convinto di conoscerla da una vita, anche se in realtà sono passati 50 secondi, "si va fori?". Lei non verrà , dicendo che non se la sente. Dopo 10 minuti la vedrai uscire dal locale con un altro.
L'altro tipo di franella pesa sta andando molto di moda. Ed è quello appoggiati al muro. O meglio, lei spalle al muro e lui che la pigia con una violenza disumana. Si vede sempre più spesso gente che rischia di morire spiaccicata contro le pareti. Due mani per lui sono troppo poche , quindi le muove un po' dappertutto accompagnando il tutto con dei lievi movimenti oscillanti del bacino La scena dura fino a che lei non dice a lui, dopo i soliti 50 secondi: "si va fori?". Lui ci verrà , ma farà clamorosamente cilecca.
La "franella importante". E' quella che ti cambia la serata, quella dichiarata , quella premeditata. Quella che sembrava impossibile, quella inaspettata, quella d'inverno , a 15 anni in fortezza, sotto zero ma con un caldo bestiale addosso. Quella che racconti con malcelato orgoglio. Il giorno dopo in città si sentirà parlare di "franelle importanti" riferite alla sera prima. A chi non c'era sembrerà di essersi perso qualcosa, chi c'era si inventa qualcosa di ancora più grande.
La "Vecchia Franella". L'ultima e la più particolare. Ecco, trovare parole per definire la "vecchia franella" non è affatto facile. Direi impossibile. E' accompagnata dall'amico che inizia a batterti la mano nella spalla e ti fa "eeehhhh vecchia franella!!" Quindi in realtà non vuol dire un cazzo, ma allo stesso tempo ti fa capire tutto!

INSOMMA CHE DIRE... BEATI VOI !!!



sabato 24 dicembre 2011

NATALE AL BAR !


Buon Natale carissimi!!
Buon Natale al biondo , che è il suo compleanno !
Buon Natale ai maya , che ci hanno assicurato che è l'ultimo!
Buon Natale al bar dei cappuccini , e a quel che ne resta!
Buon Natale a chi ha ancora voglia!
Buon Natale a chi non è sparito!
Buon Natale a chi non ha mollato!
Buon Natale a chi fa serata!
Buon Natale alla mi nonna!
Buon Natale a chi mi fa ridere!
Buon Natale a chi è comunque felice!
Buon Natale ai miei amici!

Un abbraccio grande! Bona!

venerdì 18 novembre 2011

VENERDI'

E quindi è tutto per te
I miei quindici anni tetri
La prof che mi odiava la fuga da casa
Il tuffo da sei metri e quando scopri che nessuno guardava
Il posto di blocco l'amore non corrisposto
Quando ho rubato e poi m'hanno preso
E neanche io ci credevo che avevo fatto il botto
Il taglio sul ginocchio la bici nel fosso
Il pugno nell'occhio ogni semaforo rosso
Fu per arrivare a te
La mia prima sbronza anche la seconda
Il poster nella stanza il viaggio in ambulanza
Fu per arrivare a te
Dormire alla stazione la manifestazione
Il quaderno con scritto il testo della canzone
Fu per arrivare a te
Ogni donna sbagliata il diploma per un pelo
Quella gomma bucata mentre tuona il cielo
Fu per arrivare a te

art.31

"...rispondi alle domande, non cercare di scappare
per non essere costretto a rincorrerti più in là
quando avrai i tuoi 40 anni e le risposte ancora vaghe
ed il dubbio che magari era meglio avere un figlio
e sposarti quella donna che non hai tenuto stretta
perchè avevi più capelli e più coraggio da investire
siamo fatti per sbagliare, e poi tornare indietro
e desiderare sempre quello che sta dietro al vetro
ma prenditi le scarpe e riprendi la tua rabbia
e continua a cercare il tuo ago nella sabbia..."

f.moro


"... io scriverò se vuoi perché ho amato tutti i sessi
ma posso garantirvi che io
non ho mai dato troppo peso al sesso mio
ma con chiunque sappia divertirsi mi salverò
che viva la vita senza troppo arrichirsi mi salverò
che sappia amare che conosca dio come le sue tasche
io scriverò perché ho vissuto anche di espedienti
perché a volte ho mostrato anche i denti
perché non potevo vivere altrimenti
io scriverò sul mondo e sulle sue brutture
sulla mia immagine pubblica e sulle camere oscure
sul mio passato e sulle mie paure"

r.gaetano

Venerdì . Ore 21.47
Inizia il weekend.
Qualcuno starà a casa, da solo, a guardarsi un anticipo di serie C1 sui nuovi fantastici canali del digitale terrestre. Che fai non te lo godi dopo aver speso 25 euro per un decoder? RISULTATO: depressione intorno ai 28 anni, calvizia e stress.
Qualcuno starà a casa , con la donna, a guardarsi un insulso film noleggiato a blockbuster a 5 euro per 3 serate , così se non lo capisce stasera può riguardarselo domani, e una volta capito lo fa rivedere anche alla fidanzata, che in due serate non c'ha capito un cazzo, e può fare anche l'esperto di cinema la domenica sera. RISULTATO : sonnolenza continua, perdita del lavoro, autostima ingiustificata.
Qualcuno sta per uscire, ma c'è una foto da taggare, una notifica appena arrivata, forse inizia a piovere, oppure lo senti che freddo è. Esco o non esco? E se esco dove vo? E se non esco che sto a casa a fa? Via, esco e torno presto. RISULTATO : sbornia drammatica.
Qualcuno è appena uscito , caffè , sigaretta, ammazzacaffè, sigaretta, cocktail , sigaretta, cocktail , sigaretta. Sale in macchina caldo caldo, si va in città! Scende allo stadio , l'effetto del cocktail è svanito , è un freddo cane e a giro non c'è nessuno. RISULTATO: visione distorta della realtà , franelle a caso, suicidio.
Qualcuno se ne va a ballare , che è la serata buona. Camicia stirata , jeans ben disteso e gel da battaglia. Ha già preso contatti con almeno 10 citte che stasera andranno in discoteca con lui, almeno la metà le considera già sue, per le altre basterà aspettare un paio di bicchieri in più. Se intorno alle 6 di mattina lo vedete riapparire su facebook a celebrare la nottata appena vissuta non credetegli. E' un bluff. RISULTATO: seghe a go go!

Avanti , fate il vostro gioco.
Per quanto mi riguarda sono sempre in perfetto equilibrio tra le cinque possibilità!

Nella foto in alto i due divi del momento: Andrea Barabuffi e Francesco "Chino" Gagliardi. Belle donne , soldi e macchine veloci. Chissà come mai non mi riesce a spostare la foto quaggiù!!!

a domani...


domenica 16 ottobre 2011

GRAZIE AGLI ESTINTORI





"VOLEVO SOLO SPEGNERE L'INCENDIO"



Ci sarebbe da piangere, e da trovare mille e più motivi per disperarsi, su questo paese ormai allo sfascio più totale. Ma di fronte a una dichiarazione simile rilasciata dall'uomo del momento , un certo Er Pelliccia, non possiamo che sorridere mentre dondoliamo leggermente la testa. In attesa di vederlo a qualche trasmissione (e sono sicuro che non manchi molto), ci prendiamo l'anteprima di sbatterlo in prima pagina. In questo momento è il simbolo perfetto di quello che ci succede intorno. Uno sfascia una città , poi dice una cazzata più o meno grossa , e tempo due giorni è circondato dall' attenzione di tutti...

AVANTI COSI'!!!





".... Ci sono momenti in cui vinci, certo, in cui pareggi, perdi, lasci o raddoppi. Ci sono momenti in cui, sinceramente, non te ne frega un cazzo.
Io, nella mia vita, ho perso molto e molto ho ritrovato. Qualcosa lo rimpiango, qualcosa no, qualcosa non ricordo nemmeno di averlo avuto.
Ho perso il pallone di cuoio giù dalla scarpata, le chiavi di casa nel buco dell’ascensore.
Ho perso la bicicletta perché me l’hanno fottuta, ho perso un amico per una storia di droga, un altro in un incidente d’auto.
Ho perso una donna perché l'amavo troppo ed altre mille perché non le amavo affatto.
Ho perso una coppa in finale, una partita a briscola, un treno per tornare a casa.
Ho perso la verginità con una donna più grande di me, ho perso la fiducia nello stato guardando quello che ci circonda, ho perso l’impulso a lottare e a battermi per quello in cui credo.
Ho perso la fede, l’idea di giusto, il sonno e la purezza dei miei vent’anni.
Ho perso la voglia di far tardi, di imparare a ballare, di diventare qualcuno.
Ho perso l’occasione di stare in silenzio e quella di parlare al momento giusto.
Ho perso la possibilità di chiedere scusa e quella di accettarle da chi me le offriva.
Ho perso qualche diottria, i denti da latte e anche un bel po’ di capelli.
Ho perso i miei nonni, li amavo.
Ho perso il mio maglione preferito, una dozzina di cellulari, occhiali, accendini, scarpe, quaderni
Ho perso un cane e un gatto, gli ho fatto una piccola tomba nel giardino condominiale.
Ho perso feste di compleanno, documenti della banca, un film in tv.
Ho perso di vista persone importanti, ricordi a cui tenevo, episodi e risvolti della mia vita, sepolti nella memoria.
Ho perso davvero molto nella mia vita.
Ma c’è una cosa che ritrovo sempre, in una tasca del giubbotto, in un sorriso casuale, negli occhi di un bambino, nell’abbraccio di un amico, in un bicchiere di vino, in un libro, in un film, in un disco, in una piega del cuore che non sapevo di avere.
qualcosa che proprio non riesco a perdere e questa cosa si chiama speranza. Per me. Per voi.
Per noi tutti, io continuo a sperare..."





zoo 105... ciao bastardi!!!

sabato 1 ottobre 2011

GRAZIE AGLI INTERRUTTORI

" Una vita è troppo poco. Una vita sola non mi basta. se conti bene non sono neanche tanti giorni. Troppe cose da fare, troppe idee. Sai che ogni volta che vedo un tramonto mi girano i coglioni? ...perché penso che è passato un altro giorno. Dopo mi commuovo, perché penso che sono solo. Un puntino nell'universo. I tramonti mi piacerebbe vederli con mia madre, e con una donna che amo. Invece le notti mi piacerebbe passarle da solo; da solo, magari con una bella troia, che è meglio che da solo..."


Mediterraneo

Non ci saranno più le mezze stagioni
neanche le intere sono un granché
ho un buco nelle tasche dei pantaloni
forse avrò perso qualcosa di me
al bar tante chiacchiere e malinconie
mentre qualcuno urla… “quattro caffè!”
ma guai a sgualcirmi bandiere e passioni
meglio parlare di donne e tv

stadio

mi viene in mente la salute che va
tu sorridi e mi dici stai bene
non ti preoccupare devi solo stare più calmo
ma come faccio in questo mondo qua
e quando ti stringo sento che i tuoi vestiti sanno già d'inverno
mi viene in mente l'inizio della scuola
e la festa della nostra borgata
e allora ti bacio ancora
e torna tutto qui
e tu ripeti si è proprio bello
è proprio bello
ottobre ottobre con i suoi colori grigi che io amo
a ottobre mi sembra che tutto sia più chiaro
è tutto dolce a ottobre anche l'amaro
ottobre ottobre con i suoi colori grigi che io amo
a ottobre mi sembra che inizi un nuovo anno
ma perchè non è a ottobre il capodanno
ma perchè non è ottobre tutto l'anno!

Moro F.

Vivo, ancora vivo.
Superato da Twitter, asfaltato da Facebook, questo blog ha ormai le ore contate.
Eppure ogni tanto qualche sprazzo di lucidità riesce sempre a fornirlo.
Dopo un mese di silenzio è il momento di prendere la parola di nuovo, non perchè ci sia qualcosa di particolare da dire o da raccontare, ma semplicemente perché è così che la storia deve proseguire.
O meglio di cose da raccontare ce ne sarebbero davvero tante, ma alcune non le voglio sapere, altre non me l'hanno dette e quelle che so non si possono dire!
Piuttosto strana no?
Eppure il muzik ha riaperto. 12 euro. Il muzik. 12 euro. Eh si ma c'è la bevuta. 12 euro. E se io non voglio bere? 12 euro. E se io non voglio entrare ma solo bere? 12 euro. E se io non voglio entrare bere? 12 euro di benzina, andata e ritorno.
Ho deciso che almeno una volta prima della fine della stagione andrò al Muzik . Magari proprio oggi, magari tra un mese, magari c'andrò da solo il giorno di Natale. Ma ho proprio voglia di vederli, loro. Loro,si. Ancora loro.
Sono quelli che hanno da risparmiare i 2 euro di guardaroba.
Quelli che parcheggiano a 2 km, prima si levano il giacchetto, poi il golf, quindi accendono una sigaretta e partono a corsa con la camicia bianca mezza dentro e mezza fuori dai pantaloni. Uno scatto incredibile, mai fatto in vita loro, che in condizioni normali non riuscirebbero nemmeno a immaginare; ma oggi , con un'umidità assurda e un freddo allucinanante trovano in loro stessi delle risorse inimmaginabili. Il tragitto dalla macchina alla discoteca è pieno di insidie. L'andatura è sbilenca. Rischiano di essere portati via almeno da un paio di macchine. A metà strada si ricordano che non hanno pisciato, si bloccano, si creano uno spazio tra due vetture , rischiano di cadere nel fosso, si mettono la sigaretta in bocca, si pisciano in una scarpa, a fatica si riabbottonano i pantaloni. A questo punto la camicia è completamente di fuori. Ripartono di nuovo in progressione, la cena inizia a ritornare in su, le gambe vanno avanti da sole, si accorgono che c'era un parcheggio a 5 metri dall'entrata. Finalmente sono davanti all'ingresso , si fanno mezzora di fila, la tensione cresce, adesso ci siamo davvero! La serata sta per iniziare , sono pronti a ore ininterrotte di musica e ballo sfrenato! Siamo dentro!
E immediatamente fuori, dall'altra parte, con la sigaretta in una mano e la bevuta nell'altra. Fino alle 4.
Ci sarebbe da raccontare la corsa di ritorno , ancora più impegnativa di quella dell'andata. Perchè c'è quello che per forza deve essere portato a fare colazione , quello che dorme ancor prima di salire in macchina e quello che sarebbe meglio vomitasse prima di salire in macchina, ma non lo fa mai. E' lo stesso che all'andata si era ricordato tardi che doveva pisciare, al ritorno non si ricorda mai che deve vomitare prima di partire. Si scordano puntalmente il giacchetto in macchina dell'amico, impiegano un quarto d'ora per capire dove potrebbero essere le chiavi di casa e finalmente si siedono in macchina, stremati. E cosa fanno? Accendono la radio a tutto volume, M2O sparato negli orecchi, con i finestrini abbassati e la brina che inizia a formarsi sui sedili...

Si si, ho proprio voglia di vederli ... un salto ce lo farò, prima o poi.....








L'ingegner Rossi , Bubi "Cuba Libre" Barabuffi , l'ex calciatore Gagliardi e Andrea "stasera faccio il bravo" Chellini. Tutti al club appassionatamente!!!

sabato 3 settembre 2011

IMPRESSIONI DI SETTEMBRE

E un'altra estate ci saluta dal finestrino.
Agosto è passato nel tempo di un sospiro. Un'ultima capatina a Follinica, palio di Agosto , Birra & Salsicce e uno scorcio di braciere. Può ampliamente bastare, per fegati decisamente provati e buzze in fase di ampliamento.
Ci sono alcuni personaggi che difficilmente si dimenticheranno di questi giorni...
Chino , ah che estate quella di Chino. In tre mesi ha avuto da recuperare i precedenti 4 anni di preparazioni e ritiri e sembra incredibilente esserci riuscito. Ha trovato anche squadra, dopo Cecina, Pisa e Carpi è il momento della Pianese , serie D, a un'ora da casa. Peccato non sia nemmeno venuto una volta al braciere. Come c'è venuto ? Era quello lì...? Ma quello che è andato... Ma proprio lei?? NOOOOOOOOOOOOO.........
Il Cecca. Cosa dire del Cecca. Io di persone orribili ne conosco tante, ma Il Cecca le supera tutte di un paio di colonnini. Una persona moralmente squallida, umanamente deplorevole, infima. Ha lasciato anche il calcio per la boxe , e nell'attesa che qualcuno gli rompa il naso nell'arco di un paio di incontri, continua a combinarne di tutti i colori.... CHE SCHIFO....
Menomale c'è ancora qualcuno che tiene alto il nostro onore. Abbiamo un ingegnere ormai affermato , il signor Rossi, e un letterato pronto a riprendere gli studi , il signor Bartali , il quale ha finalmente capito che non basta farsi allungare la barba per diventare professori.
Il Chellini ha ripreso ad allenarsi , dopo aver lasciato Gracciano per la nobilissima Virtus Poggibonsi, allargando così ancora di più i confini delle sue cazzate! FORZA LILLI
BONA!!!

lunedì 1 agosto 2011

LIBERTA' !!!!

"e gli occhi han preso il colore del cielo
a furia di guardarlo
e con quegli occhi ciò che vedevi
nessuno può saperlo "

"Oh ieeeeeeeeeeeh!
Oh ieeeeeeeeeeeh!
CHE IL BENVENUTO TU SIA!
Oh ieeeeeeeeeeeh!
Oh ieeeeeeeeeeeh!
E BENVENUTO TRA NOI"

"Non succederà' più'che torni alle tre
ed io mi addormento senza te
eppure lo sai che ho tanto
bisogno d'amore ma
Non succederà'
più'che dico di si...."



Scrivere delle parole sulla settimana trascorsa a Formentera è un'impresa a dir poco impossibile. Non basterebbe un libro , non sarebbero sufficienti pagine e pagine di righe scritte a spiegare cosa è stata per me, per tutti noi questa vacanza. Non si può riportare su nessun foglio di carta, su nessun tipo di articolo. Potremo star qui a raccontare di aneddoti , di risate , di avventura e divertimento. Potremmo raccontare dell'Uva Manzana, del Mojito e della San Miguel della Sangria e dei Chupitos, del "Cazzo la randa" e degli orari sballati , del pranzo alle 15.00 e della cena a mezzanotte, di Tipic , di NerOOpaco e di Piper. Del bagno in piscina alle 6 di mattina, di insolazioni e congestioni, di sveglie traumatiche, di un salto in commissariato, di un borsello sparito nel nulla e di una corsa al "consolato". Potremmo provare a spiegarvi cos'è la libertà, quella vera, quella del vento che ti soffia in faccia in motorino, mentre il mare trasparente ti scorre accanto, la libertà di un sole sempre più rosso che scende piano, oppure che sale in una nuova alba , alle 7 di un freddo mattino sulla prua di una nave, lambiti dagli ultimi schizzi dell'acqua; la libertà di sedersi in cima a una scogliera a guardare il mare nella sua immensità, la libertà di buttarsi dagli scogli e di camminare a piedi nudi sui sassi, la libertà dei nostri aperitivi, del nostro cantare, di un viaggio in sei , su tre motorini , con nove valigie, mentre il sole sorge, e noi a urlare nell'ultimo saluto alla nostra isola.

Mi potrebbero venire in mente altre mille momenti, e nonostante questo non riuscirei lo stesso a trasmettere la magia , gli odori e i colori di un posto meraviglioso. Ci abbiamo lasciato un pezzetto di cuore e magari un giorno torneremo a prendercelo.

Come ultimo souvenir prima di partire ho deciso di comprare una cornice nelle bancarelle in riva alla spiaggia. Ci metterò una nostra foto , di noi sei , sorridenti e spavaldi , ubriachi della nostra allegra giovinezza .
Se mai un giorno mi sentirò giù , mi basterà guardarla un attimo. Mi ricorderò di essere stato felice...
Ciao Formentera, alla prossima volta..!


giovedì 21 luglio 2011

F O R M E N T E R A ! ! !

Ci siamo. Sono le ultime righe, mancano poco più di 48 ore alla partenza. I biglietti sono stampati , il parcheggio all'aeroporto è prenotato, un lungo viaggio ci attende. Macchina , aereo , autobus , traghetto , taxi , motorini. Serviranno tutti i mezzi a motore possibili immaginabili per raggiungere la nostra dimora, nel cuore di Es Puyol , FORMENTERA.Sandrone ha dato un ultimo colpo di coda prima di partire, laurendosi Ingegnere giusto appunto una settimana prima dell'imbarco. Non possiamo non fargli i complimenti, sia per una laurea che quattro anni fa sembrava irraggiungibile, sia per i 23 anni appena compiuti e festeggiati a suon di spumante e rum.
Prima di partire, però, è importante ricordare a alcuni principi indissolubili, ripresi direttamente da alcune metafore di un vecchio saggio:
- UN BACETTO, MICA SO CORNA. Ebbene si, è così , così che è stato scritto. E così sia. In fondo cos'è un bacetto, di quelli a stampo , di quelli innocui, dati con le mani dietro la schiena, senza toccare. Di quelli che durano lo spazio di un secondo , o forse di un minuto , o magari di due. Di quelli dati a una sconosciuta, che tanto nemmeno ricorderai se era bionda o mora. E' solo un bacetto, senza lingua, o con poca poca , o magari un attimino di più.. Comunque vada NO, non sono corna!
- SE E' PIU' BELLINA, MICA SO CORNA. Come fai a smentire una corrente di pensiero del genere? Con quali argomentazioni, non puoi smontarla in nessun modo. Ti si presenta lì, un bel sorriso, gonnellina e pocce di fori. Che fai la mandi via? No, ora rispondi, che fai la mandi via? E allora vedi che ci sta tutta! Comunque vada , NO non sono corna!
- IL GIORNO DOPO LE VUOI PIU' BENE. Alla ragazza s'intende, quella a 2000 km. O quella a 200 metri.. Le vuoi più bene , punto e basta. E' così che si rassoda un rapporto, che vanno avanti i matrimoni, che le storie durano anni. E' così che torni a casa col regalo e la cartolina, coi fiori in una mano e un anello nell'altra. A quel punto è finita la vacanza... e NO che non erano corna!!!

Presi appunti ? Bene , siete pronti a partire!

Non mi resta che augurare buona vacanza a tutti , a chi se la merita dopo un anno di studio, a chi se la merita dopo un anno di lavoro, a chi se la merita e basta (mi è toccato aggiungere quest'ultimo punto sennò il Chellini si sentiva chiamato fuori), la auguro ai miei compagni di viaggio, ma anche a Erica ,Luisa , Gabriela e Giulia. Il bollore abbia inizio , e che neppure un attimo di questa lunga settimana possa essere mai rimpianto!


ANDIAMO....
F O R M E N T E R A !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



venerdì 8 luglio 2011

LA MOTO SBANDA, IL TRENO FISCHIA...

Superato nel migliore dei modi il palio di luglio gli sguardi sono ormai proiettati alle imminenti ferie. Mancano soltanto 16 giorni e l'aereo diretto a Formentera sarà pronto a partite. Due settimane, 10 giorni lavorativi. E il momento che alcuni aspettano da settimane, mesi , forse anni sarà finalmente arrivato.
Ma c'è chi le sta facendo di tutti i colori per non venire. Daniele Carfora, già dall'inizio aveva mostrato segni di insofferenza. Dopo aver cercato invano di farsi revocare dal suo direttore le ferie che già aveva preso , domenica scorsa se ne è inventata un'altra. Durante la classica uscita pomeridiana in moto ha tirato dritto a una curva e si è sdraiato bene bene sull'asfalto. Risultato : una settimana a casa e moto distrutta. Non è stato sufficiente neanche questo. Tocca andà!!!!!


Sotto il cavaliere con il suo cavallo d'acciaio... Disarcionato in pieno!






Una delle poche storielle lette alle superiori della quale ho ancora un vago ricordo si intitola "Il treno ha fischiato". Racconta di un impiegato mansueto, sottomesso, metodico e paziente che viene sottoposto a pressioni sia nell'ambito familiare che lavorativo. Una notte, dopo aver sentito il fischio di un treno, si ribella alle angherie del capoufficio producendosi in un imprecisato discorso senza senza e sconclusionato. Con queste reazioni, fuori dagli schemi della società, i suoi colleghi lo ritengono pazzo e lo fanno rinchiudere direttamente in un ospizio. Ultimamente, ogni volta che ho a che fare con Francesco "Chino" Gagliardi mi viene in mente questa novella. Il treno, dalle parti di Montarioso, deve aver fischiato decisamente forte. E Chino è completamente fuori di testa. Per farvi capire a che livello siamo arrivati dico soltato che ha acquistato un paio di occhiali da sole... E questo sembra solo l'inizio!





PALLA IN BUCA!!!




giovedì 23 giugno 2011

SQUALIFICATI

Una parola , una semplice e crudele parola. Squalificati. Un sentimento di tristezza, amarezza e incazzatura.
Riepiloghiamo le tappe che hanno portato ad un tale drastico provvedimento.
Lunedì 20 Maggio , Ore 22.00
La partita dei quarti di finale tra Cappuccini e Vagliagli si è conclusa da poco, in uno spogliatoio si canta e si festeggia. Nell'altro gli sconfitti, venuti a conoscenza del fatto che Chino è tesserato in C2 si mobilitano subito.
Ore 22.15
Alcuni delegati dell'Arbia si recano da Luca, uno degli organizzatori , andando a chiedere spiegazioni sulla presenza di Gagliardi sul terreno di gioco.
Ore 22.30
Luca chiama a se Barabuffi , capitano dei Cappuccini. Dopo una chiacchierata di qualche minuto il Bara rientra negli spogliatoi, chiedendo a Chino quante partite avesse giocato in stagione. Cioè 5 presenze nel 2010 e 0 presenze nel 2011.
Ore 00.00
I giocatori dell'Arbia, rientrati nelle loro abitazioni , non perdono tempo e si mettono a cercare informazioni su internet , alla ricerca di qualche spunto necessario per poter fare ricorso.
Ore 01.00
Di Renzone, giocatore dell'Arbia, telefona a Luca nel cuore della notte e presenta ricorso. La ricerca sulla rete sembra aver dato i suoi frutti.
Martedì 21 Maggio
Dalle ore 12 alle ore 18
Inizia il tam - tam di telefonate tra i giocatori dell'Arbia e Luca. Per tutto l'arco della giornata è un susseguirsi di cellulari che squillano, con il dichiarato obiettivo della vittoria a tavolino.
Ore 19.00
Barabuffi , ormai rassegnato , dichiara ai microfoni: "Sto solo aspettando l'ufficialità della nostra squalifica, comunque stasera proverò a parlare con Luca".
Ore 22.30
La seconda giornata di quarti di finale si conclude. Barabuffi intavola una trattativa con i tre organizzatori del torneo.
Ore 00.00
Riunione segreta nelle stanze di Vagliagli. Nell'arco della nottata si attende un comunicato.
Mercoledì 22 Maggio
Barabuffi invia un messaggio ai suoi compagni nel quale comunica l'ufficialità dell'esclusione dal torneo di Vagliagli della squadra dei Cappuccini. A giocare la semifinale sarà l'Arbia.

Finisce così uno dei tornei più incredibili che la storia recente ci abbia visto protagonisti. Non vogliamo discutere sul fatto che il regolamento sia giusto o meno. Non ci interessa.
Abbiamo fatto giocare in porta, e sottolineo IN PORTA, un difensore tesserato in una squadra di C2, che dall'inizio dell'anno 2011 non ha avuto nemmeno la soddisfazione di giocare una partita in prima squadra. Gli è stato tolto anche il minimo gusto di fare un torneino a cinque a vagliagli, dove l'unico obiettivo dovrebbe essere quello di divertirsi. Vincere , nei torneini come nei professionisti, aiuta senza dubbio a divertirsi. Vincere così , aggrappandosi a una motivazione simile, è da vigliacchi e umanamente squallido. Dite pure che le regole sono regole e bla bla bla. Non si vincono soldi, anzi , il maggiore guadagno che possiamo avere è tornare a casa contenti. Paghiamo tutto di tasca nostra , iscrizione, benzina , cene fuori. Lo fa chi gioca, lo ha fatto chi ci è venuto a vedere e a sostenere. Tutto nasce dalla voglia di stare insieme. E noi ce l'eravamo meritata un'altra serata insieme , ci eravamo meritati la nostra semifinale. Si può vincere con il cuore e l'onore , si può perdere con dignità e a testa alta. C'è chi ha perso di vista entrambe le cose.
Non siamo migliori, siamo semplicemente diversi.

martedì 21 giugno 2011

CAPPUCCINI DA MILLE E UNA NOTTE





Una nottata bellissima, 60 minuti da infarto , con un finale incredibile.
" I Cappuccini" ritrovano cuore e gambe nella serata più importante, e possono tornare finalmente a cantare. Il girone si era concluso con un'altra sconfitta, anche se ai rigori, che aveva relegato la squadra al terzo posto in classifica. Il ritiro a quel punto , è stato d'obbligo. Due giorni passati a Follonica , ben lontani dalle distrazioni della vita quotidiana. Due giorni tra importanti mangiate, ancor più importanti bevute , sabbia nel muso , teli per aria , baluba (!) , minigolf e una sana attività fisica. Da sottolineare come al ritorno dalla discoteca alle 6 del mattino, il capofila Matteo Ceccarelli abbia costretto i suoi compagni di viaggio a una camminata di circa 6 chilometri , per mangiare una piadina. Grazie a uno sforzo del genere anche il Gagliardi , dopo 3 giorni di astinenza , è riuscito a dormire. Camminate ripetute costantemente anche durante la giornata, giusto per non perdere la condizione. Ma i risultati di tanti sforzi sono stati ripagati all'improvviso nella notte di ieri sera.
A Vagliagli c'è il tutto esaurito , una delle favorite , l'Arbia , attende nei quarti di finale i Cappuccini, in palio c'è un posto di lusso in semifinale. Subito Chellini, con una puntata su punizione porta in vantaggio i suoi. Ma l'Arbia dimostra di avere tanta qualità e nell'arco di 10 minuti ribalta il risultato chiudendo il primo tempo sul 2a1. Nel frattempo Gagliardi per respingere un tiro si autocolpisce al volto con un pugno, perdendo l'uso di un occhio. Nonostante questo mantiene il suo posto tra i pali, sostenendo di vederci benissimo. La controprova si ha infatti a inizio secondo tempo: direttamente da rinvio lungo del portiere avversario il nostro estremo difensore si lascia scappare la palla di mano, facendola rimbalzare probabilmente dentro la linea di porta. Le proteste degli avversari sono vibranti, l'arbitro non vede, e gli uomini di Petrucci prendono in mano la partita. E' di nuovo Chellini , ancora su calcio piazzato a piegare le mani a Zullino e portare i suoi ai supplementari. La stanchezza si fa sentire e la paura di perdere prende il sopravvento. Ma all'ultimo minuto del secondo extratime Chellini si ritrova il pallone buono tra i piedi e lo insacca sotto le gambe del portiere, siglando la sua personale tripletta e riportando i suoi a un passo dalla vittoria. Vagliagli esplode. Sembra ormai finita ma un secondo prima del triplice fischio finale Di Renzone, da distanza siderale pesca un jolly all'incrocio dei pali che manda tutti ai calci di rigore, tra la disperazione dei ragazzi dei Cappuccini. Ma non sempre il destino può essere così beffardo. Il ragno grigio Gagliardi ne para un paio, Chellini, Gualtieri , Giuntini e Barabuffi la buttano tutti dentro. E' finita, è semifinale... E abbasso il bar centrale....

mercoledì 15 giugno 2011

TUTTI IN RITIRO !

La travolgente avventura dei "Cappuccini" subisce la prima battuta d'arresto. Nel terzo match del torneo la squadra di Petrucci viene sconfitta con un rocambolesco 4 a 3 e dice addio al primo posto nel girone. L'entrata in squadra di Chellini e Giuntini ha portato più confusione che altro e già dalla partita di domani si attendono importanti risposte. Abbastanza contariato dalla brutta prestazione il presidente Rossi ha deciso di portare la squadra in ritiro. Dopo un tira e molla tra giocatori e dirigenti è stata decisa la meta dove gli atleti passeranno il prossimo weekend. Se all'inizio sembrava che Dubai fosse la meta più logica dove andare a rilassarsi un paio di giorni, alla fine ha prevalso un classico della nostra epoca : Follonica. Il programma è già definito.
- Partenza ore 11.30 di venerdì sera, sfruttando il fresco delle ore notturne e lontano dagli sguardi indiscreti.
- Ore 00 e 15. Fermata per le curve di prata nel cuore della notte e caccia al cinghiale completamente al buio.
- Nell'arco della nottata arrivo a follonica, e dormita rinfrescante in un umile appartamente appositamente preparato.
- Ore 7 sveglia , fette biscottate con la marmellata e ciaccino con le cipolle per colazione , e subito in spiaggia a rastrellare la sabbia insieme al bagnino.
- Mattina con ripetute sul lungomare, poi pranzo con granchi crudi, alghe di contorno e acqua di mare da bere.
- Pomeriggio palestra all'aperto sotto il sole, a cena una minestrina calda e entro le 9.30 a letto.
- Domenica mattina sveglia di buon ora e balzi prima in spiaggia e poi da uno scoglio all'altro.
- Per le 12 è stato prenotato un pedalò , il compito è arrivare all' Elba e tornare indietro entro la mezzanotte, altrimenti si paga il giro doppio.
- Ritorno previsto per le 22 di domenica, dopo almeno un paio d'ore in coda tra le famiglie di ritorno dal fine setitimana al mare.
Questo il programma preparato dallo staff altletico. Alcuni giocatori però, sembra abbiano progettato qualcosa di diverso. Si vocifera che alcuni amanti della bella vita, tra i quali Checco Gagliardi e Andrea Chellini abbiano in serbo un sabato sera alternativo e si siano già mossi per prenotare un tavolo alla discoteca Baluba. Le malelingue sostengono che anche atleti esemplari come Gualteri e Ceccarelli si siano fatti trasportare da tale idea. Il presidente Rossi, anche lui al seguito della squadra, per ora glissa "non so niente, i miei giocatori sono persone serie , veri professionisti, non so neppure cosa sia questo Baluba". I tifosi sono già sul piede di guerra, e il capo della tifoseria Bartali , supportato da alcune fidanzate decisamente contrariate, ha fatto sapere che nessuno ai cappuccini perdonerebbe ai giocatori una bravata simile, soprattutto se la squadra non dovesse raggiungere i risultati sperati. Mister Petrucci, invitato alla festa dello sport a Quercegrossa insieme al capitato Barabuffi, per ora fa finta di niente "queste voci servono solo a destabilizzarci, la prossima settimana ci giochiamo i quarti, e non sbaglieremo !"

Si attendono nuovi sviluppi...

venerdì 10 giugno 2011

I CAPPUCCINI CI RIPROVANO

Due anni dopo. Torneo di Vagliagli. Ci risiamo. I Cappuccini , rinnovati in ogni reparto , si sono ripresentati a quest'importante appuntamento di inizio estate carichi come palline.
In porta Monaldi ha lasciato, dopo i pesanti screzi con Chellini dopo la semifinale shock del 2009. Tra i pali si è insediato Batman Gagliardi , detto anche il ragno grigio, ben munito di preziose ginocchiere. I grandi portieri del passato rivedono in lui l'esplosività di Peruzzi e la sicurezza di Seba Rossi. In difesa Bartali ha lasciato il passo, cedendo la maglia al Montariosino Biasotto, mentre sono stati confermati Gualtieri e Ceccarelli come colonne del reparto arretrato. In rosa c'è anche Matteo Giuntini , anche se ancora non abbiamo avuto il piacere di vederlo sul rettangolo di gioco. Ad accomodare le partite e ad aggiustare i risultati a proprio piacimento ci penserà Barabuffi, capocannoniere dello scorso torneo e talento allo stato puro a disposizione della squadra. Davanti non c'è più il principe Burrini , a sostuirlo l'armadio vivente Matteo Ottavi , jolly preziosissimo da mettere in barriera nei momenti di difficoltà. Confermatissimo e attesissimo è invece l'elicottero volante dei Cappuccini. Bomber Chellini , dopo una settimana di ritiro sull'isola di Ponza, non vede l'ora di esordire in questa nuova avventura. I tifosi, che lo attendono in fondo a collinella, hanno già iniziato a cantare... Gira la ruota, Girala!!!!!
In panchina si è seduto Dadde Petrucci, ormai troppo ciccione per poter giocare. Dopo l'esordio vittorioso si è subito ammalato e ha dovuto lasciare momentaneamente la panchina al presidente Alessandro Rossi, che ha dato fin da subito la sua impronta alla squadra.
I Cappuccini sono stati fin da subito protagonisti, con due vittorie in altrettante partite, che hanno portato la squadra subito in testa al girone.
Le partite

7/6/2011 Cappuccini - Asd Vagliagli 4-3
Marcatori : Barabuffi , Gualtieri , Biasotto , Gualtieri

9/6/2011 Cappuccini - Senza nome 10-4
Marcatori : 4 Ottavi, 3 Gualtieri, 2 Barabuffi, Biasotto

Prossimi appuntamenti

Martedì 14/6 alle 21.30 e Giovedì 16/6 alle 20.30.
In palio c'è il primo posto nel girone.








Eccolo il presidentissimo Rossi, mentre scruta la partita dei nostri prossimi avversari.











Super Ceccarelli, alla disperata ricerca del gol. Ha già promesso una rete in finale.











Matteo "David Hulk" Ottavi, pura potenza al servizio dei Cappuccini.







giovedì 19 maggio 2011

LETTERA A G



Nessuna parola verrà aggiunta a quanto successo negli ultimi giorni. Vi lascio solo questa bella canzone, ripresa da un live di ligabue di qualche anno fa. Si intitola appunto Lettera a G

"Fai buon viaggio e poi , poi riposa se puoi..."

domenica 1 maggio 2011

IL PICCIONE CHE NON SAPEVA VOLARE

Giovedì scorso mi recai a un after dinner in birreria, per festeggiare la laurea appena conseguita da Giulia Cencioni. Nel fare i complimenti a una delle tante vecchie avventatrici del bar, nonché ad una delle duecento persone ad aver dormito nella casa dei Salvini, mi sono imbattuto nell'importante momento dello scarto dei regali, che compagni di università o amiche le avevano fatto.

In quel preciso frangente mi è ritornato alla mente uno dei regali più assurdi mai stati fatto, proprio a lei, e partorito da due menti decisamente malate!
Era il 13 di maggio del 2003 , il giorno successivo Giulia avrebbe festeggiato il suo 15esimo compleanno , e per l'occasione aveva invitato tutti a cena in un ristorante in piazza del campo.
Tra gli invitati anche il sottoscritto (al tempo suo compagno di classe) e Alessio Spadoni. Io e lo Spado decidemmo così di farle il regalo insieme, ma le idee non venivano a galla e a un solo giorno dalla cena eravamo ancora a mani vuote. Non ci bastava un paio d'orecchini, una collanina o una borsa, di quelle che dopo 3 mesi nemmeno ti ricordi più chi te l'ha regalate. Volevamo qualcosa che sapesse colpire nel segno.
In quei tempi la nostra amica stava iniziando a bazzicare con Andrea DeFalco, anche lui nostro compagno di classe, e tra un'idea e un'altra qualcuno se ne uscì con un mirabolante
"Perché non le si compra un falco vero?!?"
"Si, e dove si compra dall'uccellaio? Ahahahahah"
"Ahahahahahaha"
Quaranta minuti dopo eravamo al negozio dell'uccellaio in viale cavour, a osservare le gabbie cercando qualcosa che assomigliasse vagamente a un rapace. Niente , non c'era (ma va'...)!!!! Ma ormai eravamo in ballo , e non potevamo più tornare indietro da una probabilissima figura di merda.

Dopo una lunga e attenta selezione , e dopo svariati minuti di cinguettii negli orecchi trovammo quello che faceva al caso nostro. Non so se era più un piccione vestito da colomba o una colomba decisamente ingiallita. Fatto sta che ce la facemmo mettere in uno scatolone e la portammo via. Nel caricarla nella pedana del motorino mi scivolò in terra almeno un paio di volte, ma riuscii in qualche modo a condurla a casa sana e salva. Nella notte mi presi addirittura cura di lei, dandole viveri a sufficienza per sopravvivere almeno sino alla sera dopo.
Il giorno dopo, il gran giorno, dopo altri drammatici tentativi di trasportarla in motorino , rivestimmo la scatola di carta regalo, lasciando giusto un paio di buchi per non far soffocare la bestia. E per non farci mancare niente attaccammo pure un bigliettino di auguri che diceva così:
"NON SARA' UN FALCO , MA E' PUR SEMPRE UN UCCELLO! AUGURI!"
A volte la poesia fa veramente miracoli...
Il regalo , così bello infiocchettato , fu portato al ristorante tra la curiosità degli invitati che si interrogavano senza riuscire a capire cosa diavolo ci poteva essere saltato in testa.
Fu aperto sul tavolino del ristorante tra gente che rideva, che non capiva o che scuoteva ripetutamente la testa. La colomba aveva trovato una nuova casa.
Ma il babbo di Giulia giustamente non aveva alcuna intenzione di tenere uccelli, soprattutto brutti, a giro per la casa, e la mattina successiva provò a darle la libertà lanciandola dalla finestra. Qui la storia finisce.
Le prime voci che ci arrivarono parlavano della colomba, la quale decisamente disiorientata, si era stampata nel primo albero che le si era parato davanti, cadendo a terra prima di vita.
Altre la volevano librata in volo, sembrava addirittura che avesse fatto un nido proprio davanti a casa di Giulia, e la mattina entrava pure in casa a fare colazione.
A me piace vederla ancora in giro, svolazzante e libera, mentre va a mangiare le briciole sotto le terrazze... Si sarà scordata di quella divertente serata, ma posso e devo ringraziarla per avermi permesso raccontare questa storia a 8 anni di distanza!


Ah ovviamente per non sbagliare l'altra sera mi sono presentato senza regalo!!! BONA


Da notare la somiglianza dell'acconciatura.

Vedi marco.. non è un problema di taglio di capelli! Secondo me ti manca un bel vestitino rosso!!!

















giovedì 28 aprile 2011

LA MAIALATA

"...Poi giù al bar dove ci si ritrova, nostra alcova,
era tanto potere parlarci, giocare a guardarci,
tra gli amici che ridono e suonano attorno ai tavoli pieni di vino,
religione del tirare tardi e aspettare mattino;
e una notte lasciasti portarti via,
solo la nebbia e noi due in sentinella,
la città addormentata non era mai stata così tanto bella..."


Francesco Guccini



"...Ho messo tra le cose da salvare
la nostra vespa che non muore mai
e tutti quanti i baci che mi hai dato
e tutti quelli che ancora mi darai,

ho messo tra le cose da salvare
un vecchio giradischi che non va
una valigia di parole nuove
i nostri viaggi la nostra voglia di libertà
di libertà oh di libertà..."


Luca Barbarossa



"...dicono che è vero che quando si muore poi non ci si vede più
dicono che è vero che ogni grande amore naufraga la sera davanti alla tv
dicono che è vero che ad ogni speranza corrisponde stessa quantità di delusione
dicono che è vero sì ma anche fosse vero non sarebbe giustificazione
per non farlo più, per non farlo più... ORA!!! "

Jova, Ora 2011



Se n'è andata pasquetta, con l'immancabile scroscio d'acqua, e se n'è andato anche il 25 aprile, tutto in un colpo solo! E' bastata una braciata a Molli, montagnola nei pressi di sovicille e posto sconosciuto ai più fino al giorno prima. Un bel po' di carne, due bicchierini , il pallone e qualche telo buttato lì. Un oasi di silenzio trasformata in un campo da baseball nell'arco di un paio d'ore. Ci ha pensato la solita nuvola fantozziana a rimandare tutti a casa alle 4 del pomeriggio. Anche il Rossi, dopo la drammatica perdita di un cilindro, sembra essere riuscito a raggiungere la via di casa, aiutato dal kers montato nella sua vettura da un gruppo di ingegneri valdelsani.





Ma c'è anche chi i boschi li utilizza in altra maniera!! E' notizia già nota quella dei 4 giovani , di cui tre minorenni, i quali di ritorno da un rave party sono stati fermati da due carabinieri. Dopo essere risultati positivi all'alcool test hanno perso la testa e senza pensarci due volte hanno preso a calci e bastonate i due uomini in divisa, mandandone uno in coma e in fin di vita.




A volte mi chiedo a chi diavolo è venuto in mente di abolire la legge del taglione...

Ma in fondo chi se ne frega oggi si sposano William e Kate!!! Eureka!!

mercoledì 13 aprile 2011

LE FERIE DI DANIE'

E' bastato offenderlo per dieci giorni , mandargli accidenti in tutte le lingue, farlo sentire un traditore e parlare davanti a lui come se questa fosse la vacanza del secolo; Daniele Carfora ha miracolosamente riottenuto le ferie che gli erano state prima concesse poi misteriosamente revocate dal proprio capo. Sue celebri frasi del tipo "Da quante ferie c'ho mi tocca sta sempre a casa!", oppure "Quest'anno c'ho 60 giorni da fare, PER FORZA" erano state messe sotto accusa e condannate senza prove d'appello. E invece tutto si è risolto nel migliore nei modi, e probabilmente anche la stufa di venerdì sera, condita da un gatto con tanto di penne intere che gli uscivano dal naso, ha contribuito alla sua decisione definitiva. La casa di Formentera si è riempita rapidamente, anche se sono ancora rimaste libere un paio di brandine in giardino; su una di queste c'è scritto a grandi caratteri il nome MARCO LORENZINI. Avanti gente c'è ancora posto! Sotto pubblichiamo un video di un probabile vicino di casa di Daniele... Vi prego offendetelo!!!

UN UOMO UN PERCHE'

domenica 10 aprile 2011

IL CHELLINI E LA GEOGRAFIA

Ogni commento sarebbe superfluo. Tenetevi forte....






sabato 9 aprile 2011

28 VOLTE ROSSI

28, secondo quanto portato da wikipedia, è il numero naturale dopo il 27 e prima del 29. Quando si dice la scienza... Inoltre è un numero composto, coi seguenti divisori: 1, 2, 4, 7 e 14. Poiché la somma dei divisori è 28, è un numero perfetto. Un numero perfetto quindi , e chissà se la pensa allo stesso modo Alessandro Rossi , da sopravanilla, capace di prendere tale voto a uno degli esami più difficili della sua carriera: il terribile ALGEBRA 2. Fin da piccoli, quando ci troviamo davanti a un compito, un test o un esercizio impossibile spesso ricorriamo all'espressione "Ma questa è algebra!".
Ecco, per Sandrone tale esclamazione è sinonimo di banalità , di facilità e di risoluzione del problema. "Che ci vole, questa è algebra!" , è solito dire tra un'integrale e l'altro , o semplicemente quando ha da risolvere i rebus della settimana enigmistica.

La somma di tutti i suoi calcoli è sfociata in una risposta sola : FORMENTERA. Nessuno aveva dei dubbi sulla sua presenza, già dal momento in cui ha pagato il volo tutti erano sicuri che mai il Rossi avrebbe buttato via più di 200 euro per niente!!! Adesso, per completare la casa, manca una persona sola.........


Tra uno che viene , un altro che invece è a serio rischio. Matteo Ceccarelli, biker fuori di testa, ha perso l'uso di un occhio trapanandoselo con le proprie mani. C'aveva già provato un mesetto fa, subendo solo un piccolo intervento alla cornea, e cavandosela per miracolo. Adesso invece ci è andato giù pesante, forandosi la testa da parte a parte. Tutto questo per non essere mandato in porta nella prossima partita del Montarioso. Cosa non si fa per salvare la faccia...

lunedì 4 aprile 2011

L'ISOLA CHE NON C'E'

Partirà da Pisa alle ore 9.35 e atterrerà a Ibiza alle 11.20 di domenica 24 luglio il volo FR 8874 della Ryanair. Da lì un traghetto condurrà l'equipaggio sull'isola di Formentera, in pieno arcipelago delle baleari. Esami da superare, tesi da laurea da conseguire, ferie concesse, poi rinnegate. Andare in vacanza è ormai diventata un'impresa, nonostante questo il contdown è già iniziato, e i 110 giorni che ci separano alla partenza sembrano interminabili. L'appartamento , già prenotato e situato nel centro della movida, si sta pian piano riempiendo, e a costo di portarci qualche tunisino appena sbarcato, si riempirà!



Il giorno prima partiranno , verso la solita meta, Giulia, Erica, Gabriela Blanco e Luisa Ganfini. Proprio quest'ultima sta attraversando un periodo molto particolare. Dopo il clamoroso separamento dal Sili si è incattivita in modo improvviso e spropositato intasando le bacheche di facebook con link minatori e pungenti, minacciando a destra e a sinistra i suoi denigratori. Una Ganfini tornata aggressiva e pericolosa, cbe sembra addirittura aver perso la sua proverbiale stanchezza. Rigenerata...

domenica 27 marzo 2011

IL MOSTRO

A volte vorresti non raccontarle, giusto per fargli mantenere un minimo di dignità, per salvare la poca reputazione rimasta, e magari per credere che certe cose non siano mai successe. Ma la performance di ieri sera al Papillon di Alessio Spadoni credetemi non ha, e ce ne vuole, veramente precedenti. Chiudete gli occhi e iniziate a immaginarvi le scene che sotto vi riporterò, vi ritroverete come dentro ad incubo. Lo Spado si presenta in discoteca poco dopo la mezzanotte, già fradicio. I suoi tentativi di approccio con persone dell'altro sesso si concludono con la solita fuga delle malcapitate le quali inorridite osservano con un po' di timore quest'essere coi capelli sugli occhi, il bicchiere in mano, la camicia sbottonata quasi per intero e l'andamento sbilenco. Daniele inizia a scuotere la testa. Lo rivedo dopo circa un ora e mezzo, intento a sventolare 100 euro in faccia a un barman, pregandolo di farli da bere; il ragazzo, non avendo da fare il resto, dopo svariati tentativi riesce a fargli capire che deve andare alla cassa e gliela indica col dito. Lo Spado fa il giro del bancone e rinizia a sventolare il biglietto verde dall'altra parte, ancora nel tentativo di ottenere una bevuta. Dopo un quarto d'ora di suppliche viene portato di peso alla cassa.

Lo rivedo alle ore 03.00, sdraiato su un divanetto, al quale non si sa come era arrivato, con la testa inclinata e appoggiata sul cuscino, si vomita lentamente davanti alla bocca senza neppure provare ad alzare la testa, facendo scappare tutti i ragazzi presenti al tavolino. Alla fine non si come è riuscito con le proprie gambe a raggiungere il guardaroba, completamente a torso nudo e con la camicia in mano. E' uscito dalla discoteca col cappotto aperto senza nemmeno una maglietta sotto. La camicia è stata lasciata al suo destino in terra , appena fuori dall'ingresso. L'omino delle paste gli ha regalato un cornetto pur di vederlo uscire alla svelta dalla pasticceria, ha provato ad attaccare briga con almeno venti persone, è cascato dentro una siepe e si è fumato per non farsi mancare niente, una bella sigaretta. Alla fine il povero Daniele, srotolando una coperta sul sedile davanti, lo ha fatto sedere in macchina, per iniziare il viaggio di ritorno. In soli 15 minuti di viaggio si esibito in molti suoi discorsi filosofici, conditi da deliri di onnipotenza, visioni distorte della realtà, e autocelebrazioni per le serata appena trascorsa.

Intorno alle 04.00 del mattino viene lasciato a casa della su citta. Quando tutto sembra finito arriva la prevedibile telefonata di Santa Eleonora, incapace di metterlo a dormire. Entrati in casa ci troviamo di fronte all'ennesima scena drammatica della serata. Lo Spado è sdraiato in orizzontale sul letto, a pancia all'ingiù, a torzo nudo, con i jeans ancora addosso e gli stivali pieni della panna del cornetto che si era ovviamente buttato addosso prima. In tre riusciamo a svestirlo e a mettergli una maglietta per la notte. Imprese non certo facili in quanto il nostro amico non è certo tipo collaborativo, e alterna momenti in cui non si muove rimanendo sul letto a peso morto, momenti in cui alza la testa e inizia a cantare canzoni di Vasco, e altri ancora migliori in cui si alza in piedi inziando a saltare per la casa esaltandosi in un " peppe pe pe pe pe peppe" come fosse in un trenino a capodanno.

Lo lasciamo comunque sotto le coperte, felice e sorridente, in fondo ancora una volta è ritornato a casa! Potete riaprire gli occchi, lo spettacolo, finalmente, è finito.


Continua.... non abbiamo dubbi!!!

giovedì 17 marzo 2011

VIVA L'ITALIA?


Dopo oltre un mese di silenzio il blog torna a prendere vita.

Lo fa in un giorno importante e celebrativo. i 150 anni dell'unità d'Italia oppure, come direbbe il voce, l'anniversario della liberazione. Basta affacciarsi dal balcone e si possono intravede bandiere italiane appese alla finestra, famiglie che cantano l'inno prima di iniziare a mangiare, anziani usciti a cavallo in ricordo dei tempi belli.

C'è anche chi, in vista di quest'importante ricorrenza, si sta distinguendo dalla massa.

Marco, da brava camicia rossa, si sta lasciando allungare i capelli a dismisura. Che sia un modo per distrarre i professori e superare gli esami di fisica? O è semplicemente impazzito di nuovo? Da sottolineare come ad oltre un mese dall'uscita del nuovo album di Max Pezzali , ancora non si sia recato in un negozio di dischi per acquistarlo. Follia pura.
Chino, che in questo momento ha chiaramente meno capelli di Marco, ha fatto inbestialire la dirigenza del Carpi per essere arrivato nella nuova società già infortunato. Dopo una serie di visite da stregoni, medium e medici specializzati è stato capito da cosa derivavano i suoi ripetuti malanni fisici:
1) Troppa attività sessuale
2) Le gambe torte
3) Alcuni denti fuori posto
Non potendo intervenire sui primi due punti è stato deciso di risolvere il problema alla base togliendo qualche dente in qua e là al povero Chino. Adesso si presenta sdentato, dimagrito di almeno 10 chili e ancora fuori dall'11 titolare del Carpi. Le porte del Montarioso sono sempre aperte...
Daniele, che in questo momento ha chiaramente meno capelli anche di Chino, ha trasferito il suo ufficio dall'Edicola di Giacomo al bar del Sinatti, gustosa pasticceria e metà strada fiume. Abbandonata la storica dimora di Via Pisacane e il garage compagno di tanti caldi pomeriggi estivi tra le marmitte, il Sinatti è diventato il suo nuovo punto di riferimento tanto da finirci lo stipendio in appena 15 giorni. Ricambista nato.
.
".. forse l’economia è in pericolo forse è un’ interludio
forse sarò un disoccupato ma con un titolo di studio
forse il secolo scorso eravamo un popolo di artisti e menti brillanti
forse tra tanti emigranti anche arroganti e ignoranti
esportavamo la moda e i sentimenti il bel canto la pasta e i condimenti
anche la mafia e le tangenti
forse ci chiamavano viaggiatori leggendari
forse scappavamo dalla fame ed eramavo extracomunitari
forse un ciccione alla tv sta lobotizzando il mio paese
c’era una storia in mezzo ai libri studiati
la mia generazione non sa qual è
però piaceva ai miei antenati
quindi andrà bene pure per me !!! "
ARTICOLO 31 - SPUTATE AL RE, 2004

lunedì 14 febbraio 2011

LA LINEA SOTTILE

Sono le 20 e 40 di lunedì 14 febbraio. Oggi è San Valentino. Migliaia di coppie si sono riversate a festeggiare nei ristoranti, nelle osterie, in qualche economica pizzeria. Nel nome dell'amore, valanghe di fiori, gioielli d'oro, un biglietto, un cuoricino che sorride. Cosa non si fa per fare contento il proprio partner. E lui, l'uomo che odia San Valentino, che deve sopportare tutto questo spera soltanto che questo giorno non arrivi mai. Ma perde sempre. E ora è lì, seduto col menù in mano, ha gli occhi fuori dalle orbite, il ristorante di fiducia ha appena cambiato gestione e i prezzi sono lievitati, non ha fame e berrà fino all'ubriacarsi per dare un senso alla serata, ha girovagato tutto il giorno per cercare un regalo, ha preso una multa per una sosta in doppia fila davanti a un fioraio, la fidanzata ha le sue cose e lui da qualche minuto sta accusando anche una certa emicrania. Sta cercando di ricordarsi quando , come e perché si è messo con lei; si sforza, si spreme le meningi, vaga nei ricordi. Non c'è verso, quel giorno è stato rimosso dalla sua memoria. Fa niente "Un litro di rosso grazie, DELLA CASA".







Il 14 di Febbraio è purtroppo però anche un giorno molto triste. Ricorre infatti proprio a oggi il settimo anniversario della morte di Marco Pantani; il mondo del ciclismo, ormai segnato da continue squalifiche, promesse, pentimenti, accuse, dove ogni vincitore di grandi corse a tappe viene puntualmente squalificato poche settimane dopo, dove gli atleti tengono il sangue nel frigorifero (!!!) , adesso saranno in molti a rimpiangere l'ultimo , immenso campione. Aveva 34 anni.






E 34 anni ha oggi Ronaldo, mentre dichiara l'addio al calcio. Il fenomeno, forse il più grande attaccante di sempre e diventato ormai decisamente appesantito, saluta in lacrime. Una carriera costellata da infortuni (TRE rotture del crociato), due mondiali, due palloni d'oro e oltre 300 reti. Un FENOMENO , appunto.





E fenomeno è anche quel 73 enne, che alla faccia dell'età e delle cariche politiche se la gode in lungo e largo, tanto che ieri migliaia di donne sono scese in piazza per difendere la propria "dignità" e per protestare contro il cavaliere, accusato di strane serate in compagnia di minorenni , puttane e puttane minorenni. Eppure c'è qualcosa che non torna... Eppure il discorso è un po' contorto.. Eppure la medaglia ha due facce ben distinte.. Ma è peggio chi la compra o chi la vende? Si attendono risposte...

mercoledì 9 febbraio 2011

VIAGGIO AL CENTRO DEL MONDO


Chi lo sa se il mio posto è qui
o è solo una fatalità
una questione di numeri
di probabilità
che può decidere chi sarai
lingue e dialetti che parlerai
accenti ed inflessioni che avrai
luoghi e profumi che chiamerai
"casa mia..."

883, 2002

C'è chi va via col vento
per non partir da solo
chi si allontana col passo lento
di un sogno preso a nolo.
C'è chi si avvia di sera
per andar via di meno
chi tira su una speranza intera
saltando sopra un treno.

Claudio Baglioni, 2007

E la noia la noia la noia
che hai lasciato qui
quella noia che c'era nell'aria
che c'era nell'aria allora
è ancora qui
è qui che ti aspetta sai
e tu ora non puoi certo più scappare
come hai fatto allora
ora sai che vivere
non è vero che c'è sempre da scoprire
e che l'infinito è strano
ma per noi sai
tutto l'infinito
finisce qui

Rossi V. , 1982


C'è chi si chiede se ci vuole più coraggio a partire o a restare qua.....
E c'è chi parte di nuovo; Carlotta saluta, stavolta va ancora più lontano, a ben 18 ore di aereo da casa. Sei mesi in Australia , in mezzo a Koala e Canguri. Tutto questo per fare l'estate qualche mese prima, roba da matti! E aggiungo che secondo me la maggior parte degli Australiani non sa qual'è la capitale del proprio paese.... BUON VIAGGIO!!
C'è chi per spostarsi e farlo fare anche agli altri carica 20 persone su un pulmino e le porta a Firenze, destinazione spagnolo. E' Giulia Burri da Torniella, che ha festeggiato così il suo 23esimo compleanno. Nonostante il tentativo di Marco Lorenzini di lasciare a spasso per la città il Cecca, il Chellini e il Rossi, giunti in macchina in leggero ritardo, la cena a base di paella e sangria si è svolta nel migliore di modi. AUGURI A GIULIA e un complimento alla sua amica che appena seduta e appena visto passare il cameriere si è esibita in un dolcissimo "Non va bene, il cameriere deve essere trombabile". SEMPLICEMENTE DA STIMARE
Chi non se lo chiede sicuramente è Chino , straconvinto che il coraggio vero era rimanere a Pisa. La sua nuova avventura calcistica ha il nome del Carpi, capolista del girone B della c2. Che sia uno degli ultimi treni per Gagliardi? BUTTALA SU!!
Un augurio particolare va anche a un nostro compagno di classe. Giorgione Patrone, conosciuto ai più come La Scimmia. Due anni di militare, concorso per entrare in finanza, piazzamento nei primi cento su oltre un migliaio di iscritti e come premio un bel biglietto di sola andata per Bari.
E c'è ancora chi aspetta un concorso da anni... Visto, ci voleva poco!!! GIORGINO UH UH UH


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